«Il passaggio del ciclone Cleopatra sulla Gallura portò morti e devastazione e coinvolse in maniera ingente il tratto di strada provinciale 38, che collega Olbia con Tempio e l’Alta Gallura e che da oltre 10 anni risulta ancora chiuso al traffico. Se le notizie apparse sulla stampa, riguardo la rescissione del contratto da parte di Anas verso Italia Costruzione, venissero confermate, non possiamo che ritenere che si stia per concretizzare l’ennesima vergogna sulle spalle della Comunità Gallurese.»
È quanto sostiene Gianluca Langiu, rappresentante gallurese della Fit Cisl, segretario di presidio.
«Quel tratto di strada, di appena 6 chilometri, è essenziale per il collegamento viario tra l’Alta Gallura e la Bassa Gallura. È inaccettabile – attacca Gianluca Langiu – che ad oggi ancora si costringa l’utenza a dover percorrere diversi chilometri aggiuntivi per una, oramai comprovata, malagestione da parte di ANAS nell’affidamento degli appalti e di un ritardo cronico da parte della Provincia nella progettazione. Sono state diverse le ditte appaltatrici che hanno avviato i lavori senza mai portarli a termine e rallentando di conseguenza lo sviluppo di un territorio importante come quello del Nord Est. Servizi essenziali legati al Tribunale, agli ospedali o al porto ed aeroporto, non possono essere così distanti e difficili da raggiungere dopo tutti questi anni. Crediamo che, nonostante le diverse iniziative fatte dal sindacato e dal Comitato popolare, la politica sino ad oggi si è rivelata sorda agli appelli della comunità. Confidiamo – conclude Gianluca Langiu – che l’assessore regionale Piu quanto prima convochi un tavolo tecnico che metta insieme Anas, sindaci, sindacati, associazioni datoriali, al fine di dare una concreta accelerazione su quella che ormai è diventata la storia infinita della strada Monte Pino.»