«Dal 22 settembre scorso, da quanto il gip del Tribunale di Tempio ha disposto il dissequestro del cantiere, i lavori di ricostruzione della strada provinciale 38 bis, crollata nel tratto di Monte Pino durante l’alluvione del 2013, non sono mai ripartiti. A una settimana dall’eliminazione dei sigilli, l’Anas ha fatto sapere che sarebbe stato necessario attendere ancora qualche giorno per conoscere il cronoprogramma dei lavori. Ebbene, oggi, a distanza di quasi un mese, le ruspe non sono ancora state messe in moto, la ricostruzione della strada non è ancora iniziata, e nell’area del cantiere regna il silenzio più assoluto.»
Sono queste le parole pronunciate dal Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che aggiunge: «Poiché, come comunicato dalla stessa Anas per la ripresa degli interventi non sarebbe stato necessario indire alcuna gara d’appalto ma gli stessi sarebbero stati affidati sulla base degli accordi quadro già stipulati, questa situazione di stallo è incomprensibile. Sono più che legittimi i dubbi già manifestati dai cittadini, esasperati da infinite promesse cadute nel vuoto dopo otto anni di accorati appelli e manifestazioni che non hanno prodotto sinora alcun risultato pratico».
La strada di collegamento tra l’alta e la bassa Gallura deve essere riconsegnata agli automobilisti quanto prima.
«Quali sono le ragioni per cui, dopo aver per l’ennesima volta illuso la popolazione di una immediata riapertura del cantiere, ciò non è ancora avvenuto?» si domanda Roberto Li Gioi chiedendo lumi alla Regione e all’assessore ai Lavori pubblici, Aldo Salaris.
«Quanto deve durare ancora l’attesa – conclude Roberto Li Gioi – per la costruzione di un’arteria di collegamento fondamentale per l’intero territorio gallurese? Da troppi anni i cittadini sono costretti a percorrere una strada alternativa tortuosa e dissestata. É ora che l’Assessorato passi dalle parole ai fatti, i cittadini galluresi meritano rispetto.»
Antonio Caria