Si è svolto ieri mattina, a seguito della lettera aperta inviata da alcuni docenti dell’Università e da ricercatori del Cnr sugli interventi per liberare dal massimo rischio idrogeologico tutto l’asse del Fosso della Noce a Sassari, l’incontro tra i docenti e i ricercatori, la struttura tecnica dell’Amministrazione e il progettista incaricato, al fine di confrontare le possibili soluzioni progettuali. L’incontro era stato proposto dal sindaco Nanni Campus affinché, nel superiore interesse pubblico che muove l’attività del Comune, fossero valutati eventuali risultati portati dai ricercatori, basati su studi che evidenziassero errori e pericoli sugli interventi messi a bando finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico.
All’incontro hanno partecipato Pierpaolo Duce e Simone Mereu per il CNR – Istituto di Bioeconomia; Pier Paolo Roggero e Maria Rosaria Filigheddu, docenti rispettivamente di Agronomia e Paesaggi rurali dell’Università di Sassari, il dirigente del Settore Infrastrutture Fabio Spurio e Ivano Mulas, responsabile unico del procedimento, Fabio Cambula e d Ivano Mulas, componenti del gruppo incaricato della progettazione di fattibilità tecnico ed economica dell’intervento.
Fabio Spurio ha rimarcato il valore tecnico dell’incontro e spiegato in che momento del procedimento ci si trovasse. Ha spiegato come, in tutte le varie fasi, siano state pedissequamente osservate le disposizioni di legge, comprese quelle stringenti dettate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, proprio in tema di sostenibilità ambientale dell’opera.
Il progettista Fabio Cambula, uno dei massimi esperti dell’isola in progettazione idraulica, ha colto l’occasione per illustrare il progetto e le modalità tecniche con cui è stato redatto. Rispetto al contributo che l’Università di Sassari può fornire, infine, i tecnici dell’Amministrazione hanno portato quale concreto esempio quello dell’Università di Cagliari che, da anni, è impegnata affinché la Regione possa recepire nell’ambito del PAI alcune nuove modalità di calcolo idraulico innovative.
Ora si attendono le offerte dei partecipanti alla gara d’appalto per individuare quella economicamente più vantaggiosa.
All’incontro hanno partecipato Pierpaolo Duce e Simone Mereu per il CNR – Istituto di Bioeconomia; Pier Paolo Roggero e Maria Rosaria Filigheddu, docenti rispettivamente di Agronomia e Paesaggi rurali dell’Università di Sassari, il dirigente del Settore Infrastrutture Fabio Spurio e Ivano Mulas, responsabile unico del procedimento, Fabio Cambula e d Ivano Mulas, componenti del gruppo incaricato della progettazione di fattibilità tecnico ed economica dell’intervento.
Fabio Spurio ha rimarcato il valore tecnico dell’incontro e spiegato in che momento del procedimento ci si trovasse. Ha spiegato come, in tutte le varie fasi, siano state pedissequamente osservate le disposizioni di legge, comprese quelle stringenti dettate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, proprio in tema di sostenibilità ambientale dell’opera.
Il progettista Fabio Cambula, uno dei massimi esperti dell’isola in progettazione idraulica, ha colto l’occasione per illustrare il progetto e le modalità tecniche con cui è stato redatto. Rispetto al contributo che l’Università di Sassari può fornire, infine, i tecnici dell’Amministrazione hanno portato quale concreto esempio quello dell’Università di Cagliari che, da anni, è impegnata affinché la Regione possa recepire nell’ambito del PAI alcune nuove modalità di calcolo idraulico innovative.
Ora si attendono le offerte dei partecipanti alla gara d’appalto per individuare quella economicamente più vantaggiosa.
Antonio Caria