In occasione del 1° Maggio, è oggi più che mai profondo il significato di questo evento, in un momento così importante e allo stesso tempo drammatico. Il conflitto Russo-Ucraino ha di fatto creato una frattura nella convivenza pacifica fra le nazioni in Europa e non solo.
Le riflessioni negative non sono tardate ad arrivare dirompenti. Il lavoro nella sua interezza è stato il primo aspetto negativo, con un pesante aggravamento della crisi già in atto da tempo.
Il panorama industriale ha subito un forte scossone. Anche la Sardegna ha subito gli effetti negativi.
La Portovesme Srl già alla fine del 2021 ha fatto ricorso alla CIG con l’esclusione dal ciclo produttivo di 400 dipendenti a causa dell’aumento delle tariffe elettriche e del gas.
La situazione è drammatica è l’apparato industriale viene messo ancora più in discussione dalla guerra in c orso nel cuore dell’Europa.
La Sider-Alloys a Portovesme si trova in difficoltà ed oggi non si sa quando la produzione potrà effettivamente ripartire.
In Sardegna attualmente questa è la situazione e ci si augura che la situazione possa trovare una soluzione positiva.
Il 1° Maggio oggi appare più che mai la festa del lavoro che non c’è, con moltissimi giovani in attesa di un’occupazione e di costruirsi un futuro.
Il resto d’Italia, purtroppo, non vive una situazione molto diversa da quella della Sardegna e sarà difficile dimenticare questo 1° Maggio 2022.
Buon 1° Maggio.
Armando Cusa