«Un importante momento di incontro e dibattito per verificare l’attuazione del Programma e i progressi compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi. Abbiamo fatto il punto sulle attività realizzate, sullo stato di avanzamento e sulla necessaria riprogrammazione in ragione delle urgenze imposte dall’emergenza sanitaria.»
Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, in videoconferenza, alla riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020. Hanno preso parte ai lavori, oltre all’Assessore, anche i rappresentanti dell’Autorità di Gestione, della Commissione Europea, del Mef, di Anpal, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, oltre ai responsabili della Regione Sardegna, delle Autorità Urbane di Cagliari, Olbia e Sassari, e del Partenariato istituzionale, economico e sociale.
«L’attivazione delle misure – precisa l’assessore Zedda – è in linea con i parametri imposti dall’Unione Eeuropea. Ciò significa che stiamo utilizzando in modo virtuoso le risorse del Fondo Sociale Europeo per non lasciare indietro nessuno, aiutando le aziende a migliorare la loro competitività e le persone a incrementare la loro occupabilità. Un risultato significativo raggiunto grazie all’impegno profuso per il rafforzamento delle conoscenze, lo sviluppo delle competenze e la crescita dell’economia, testimoniato da buone pratiche nell’ambito, tra gli altri, del welfare aziendale e della green&blue economy.»
Il Comitato di Sorveglianza, attivato con procedura scritta nel mese di luglio, ha approvato la Relazione Annuale di Attuazione 2019 e una prima riprogrammazione finanziaria per rispondere all’emergenza Covid-19, indirizzando oltre 70 milioni di euro quali misure di contrasto agli effetti della pandemia sull’occupazione.
«In un anno nefasto – sottolinea Alessandra Zedda – la Regione con i suoi attori principali, è comunque riuscita, anche attraverso l’utilizzo degli strumenti del FSE, ad intervenire sull’emergenza pandemica concretizzando le attività di spesa in azioni efficaci che sono andate a incidere in particolare modo nel settore dell’occupazione, dell’istruzione e formazione, ed inclusione sociale.»
Nel corso del dibattito, sono state individuate le principali procedure avviate, tra le quali si evidenziano: sovvenzioni dirette a favore delle imprese, per oltre 26 milioni di euro con il Fondo (R)esisto; interventi straordinari in favore dei lavoratori dipendenti stagionali, o con contratti a termine, cui sono stati destinati 14 milioni di euro; erogazione di contributi economici una tantum nell’ambito dei cantieri del programma LavoRAS, per un totale di circa 5 milioni di euro. Un dato che aiuta a rappresentare il risultato del lavoro svolto e le linee dello scenario prospettico è la previsione del target di spesa, il cosiddetto “n+3” previsto per il 2020 in oltre 153 milioni di euro, al 31 dicembre 2020, riuscirà a superare i 166 milioni di euro.
«Sostenibilità e competitività, formazione ed occupazione restano i punti fermi di un’azione politica sempre più orientata a dare risposte ai giovani, alle donne e alle fasce deboli della nostra Sardegna, in un’ottica di promozione dei territori e delle comunità locali», conclude l’assessore regionale del Lavoro.