«In commissione lavoreremo con tutti i gruppi per provare a riaprire i termini per i benefici pensionistici per i lavoratori esposti all’amianto, in modo che la platea dei beneficiari sia rappresentativa di coloro che che hanno diritto.»
Lo ha annunciato oggi ad Ottana la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), nel corso dei lavori del Convegno “Ripartire dall’ex Enichem per rilanciare la lotta ad amianto e tumori” organizzato da ANMIL ed AIEA Sardegna, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Lo ha annunciato oggi ad Ottana la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), nel corso dei lavori del Convegno “Ripartire dall’ex Enichem per rilanciare la lotta ad amianto e tumori” organizzato da ANMIL ed AIEA Sardegna, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
«Grazie alla collaborazione con l’Anmil abbiamo apportato miglioramenti nella gestione del fondo per le vittime dell’amianto e nell’aspetto previdenziale, adesso – ha indicato la parlamentare – si tratta di semplificare la gestione del fondo vittime per l’amianto.»
Ricordando poi che «da qui a pochi anni ci dovremo probabilmente occupare delle malattie professionali da covid» Romina Mura ha dichiarato «impensabile che le denunce per le malattie professionali e i percorsi successivi siano interminabili e spesso decise da interventi dei tribunali».
«La condizionalità delle risorse pubbliche ci deve essere – ha aggiunto Romina Mura – per le prossime intraprese ad Ottana e in tutti i poli industriali e i territori deindustrializzati della Sardegna. La salute e sicurezza sono termini fondamentali nei processi di sviluppo e quindi le imprese che ricevono risorse pubbliche devono dare garanzie anche in termini di sicurezza e salute del posto di lavoro, di applicazione dei contratti collettivi e – ha concluso – anche di retribuzione giusta.»