Luca Meloni, di Alghero, applicato presso il Centro di recapito di via Carducci della cittadina algherese, è il più giovane portalettere sardo. 24 anni, un diploma all’istituto professionale per l’industria e l’artigianato in tasca, un amore viscerale per la pesca, consegna corrispondenza e pacchi nella sua città, dal 1° novembre scorso, giorno della sua assunzione a tempo indeterminato.
«Mi candidai online – racconta il giovane portalettere – nell’inverno del 2019, direttamente dal sito www.poste.it, nell’anno del diploma. Fui contattato dalla struttura di risorse umane, effettuai il colloquio e la prova con lo scooter. Dopo il diploma, trovare un lavoro era la mia priorità. Ci fu la chiamata ed iniziai quasi subito, il 1° marzo del 2020, prestando servizio con contratto a tempo determinato, da trimestrale, nella mia città. Il mio periodo lavorativo iniziale è durato un anno, e questo mi ha permesso di essere inserito nella graduatoria provinciale. Dopo 20 mesiesatti sono stato assunto a tempo indeterminato, nella stessa sede. Sono stato fortunato, ma c’è da dire che fin da subito mi sono adoperato per trovare una occupazione: nulla accade per caso!»
Tra i tanti aspetti che apprezza del suo lavoro, Luca ne cita uno in particolare.
«Il mio lavoro mi piace – sostiene il postino algherese – perché mi consente di stare a contatto con la gente, ogni giorno, e contribuisce ad accrescere la mia socialità. Oltre a questo, il mio lavoro mi consente di conoscere meglio il mio territorio, in modo dettagliato, visto che ho la possibilità di variare le zone di recapito. Grazie al recapito ho conosciuto angoli di Alghero e del suo territorio che, nonostante ci viva dalla nascita, devo confessare di non aver mai esplorato prima!»
Il recapito ha però un valore aggiunto che va ben oltre la semplice consegna di lettere, plichi e pacchi, come spiega il portalettere.
«Ritengo che il nostro – prosegue Luca Meloni – sia un lavoro di grande responsabilità. Arriviamo nelle case degli altri portando qualcosa di importante, anche se talvolta si tratta di cose spiacevoli. Penso che Poste Italiane, con la sua capillarità sul territorio, offra anche un servizio che potremmo definire “sociale”, di vicinanza ai cittadini, proprio per la sua capacità di arrivare a tutti, anche nei posti più difficili da raggiungere.»
Nel tempo libero il giovane addetto al recapito ha modo di dedicarsi alla sua grande passione, la pesca.
«Dopo la giornata lavorativa – confessa il portalettere – mi piace andare a pescare. Mi dedico alla pesca di cefalopodi e predatori, come calamari, polpi o seppie, da riva nel corso del periodo invernale, e in subacquea durante la stagione estiva, quando il clima è più mite. È uno sport stimolante, che insegna la disciplina, il rispetto delle regole, verso la natura e gli animali, che porta anche alla scoperta di nuovi ambienti e territori. Ha in comune con il mio lavoro la grande disciplina, l’attenzione ai dettagli e soprattutto il rispetto delle regole, che non deve mai mancare.»
La scelta di lavorare in Poste Italiane, guardando al futuro, è stata la scelta del più giovane portalettere sardo.
«Ho deciso di intraprendere la carriera in Poste Italiane – spiega l’addetto al recapito – perché lavorare per un grande Azienda rappresenta un’opportunità importante, in termini di stabilità lavorativa ed economica. In Poste Italiane, inoltre, esistono tante possibilità, tanti settori diversi e molti sbocchi occupazionali: chi può mai dire cosa mi riserverà il futuro? Aggiungo che il mio ruolo mi permette di avere, ogni giorno, tanto tempo libero da dedicare alla mia vita privata e alle mie passioni. Posso ritenermi fortunato ad aver trovato il lavoro che più desideravo.»