Nonostante il concorso per 1.858 consulenti di protezione sociale, la graduatoria finale di 5.383 idonei, l’immissione in ruolo di ulteriori 4.843 unità previste, per la Sardegna i nuovi posti disponibili sono solo 63, a causa di una ripartizione iniqua e penalizzante che ha colpito, oltre la Sardegna, il Friuli Venezia Giulia e il Molise. Per questo la deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra ha depositato una nuova interrogazione alla ministra del Lavoro.
«Gli uffici territoriali della Sardegna hanno urgente bisogno di personale per poter continuare a garantire i servizi a cittadine e cittadini. Le richieste sono in costante aumento anche per via della grave crisi che affligge il tessuto sociale ed economico dell’Isola, ma la dotazione di nuovo personale prevista è del tutto inadeguata», denuncia la deputata.
«La ministra del Lavoro dovrebbe sapere che in Sardegna alcune sedi, come le direzioni provinciali di Cagliari e Sassari, sono drammaticamente sottodimensionate, mentre per altre – quali Carbonia, Senorbì, Lanusei, Macomer, Siniscola, Sorgono, Ghilarza, Alghero, Ozieri e Tempio Pausania -, non è prevista alcuna integrazione di personale – aggiunge Francesca Ghirra -. Come si può pensare di lasciare interi territori privi di presidi fondamentali, costringere cittadine e cittadini a raggiungere gli uffici presenti in altri comuni per poter sbrigare le proprie pratiche e caricare i dipendenti di extra lavoro a causa della mancanza di personale?»
«Ho presentato una nuova interrogazione alla ministra Calderone per capire come intenda operare per mantenere le promesse fatte dal sottosegretario Durigon a novembre, tenendo conto delle esigenze dei territori e riequilibrando la dotazione di personale nelle varie sedi al fine di preservare la capillarità territoriale degli uffici – conclude Francesca Ghirra -. L‘ampliamento della platea dei vincitori di concorso consentirebbe, peraltro, a tante e tanti idonei sardi che in questi giorni sono stati assegnati a uffici di regioni lontane, di poter rimanere a lavorare sull’Isola, senza doversi separare dalle proprie famiglie e dai propri cari o essere persino costretti a rinunciare al posto di lavoro.»