«La Regione lotterà con i lavoratori del polo di Porto Torres per ottenere dal Governo e dall’Eni il rispetto degli impegni assunti per il rilancio del territorio e per le iniziative legate alla chimica verde, che possono rappresentare per l’area industriale una grande prospettiva di sviluppo e di salvaguardia dell’occupazione.»
Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas, che a Villa Devoto ha incontrato una delegazione dei lavoratori e dei sindaci del territorio.
«La Regione è dalla vostra parte – ha aggiunto il presidente della Regione -, ed i ritardi accumulati in questi anni da parte di Eni e dello stesso Governo nazionale non sono più tollerabili. Non abbiamo avuto fino ad ora, interlocutori leali ed affidabili. E’ il momento di amplificare le nostre rivendicazioni. Per questo, convocherò immediatamente la cabina di regia con la presenza del Governo ed invierò una lettera al presidente Mario Draghi per sollecitare il suo intervento al fine di sbloccare una situazione non più accettabile. Al Governo, ha detto ancora il presidente Solinas, chiedo impegni precisi e tempi certi. Mancano centinaia di milioni per realizzare gli interventi mancanti sulla chimica verde e manca la riconversione di migliaia di ettari di territorio da destinare alla filiera.»
Il presidente Christian Solinas si è impegnato a sottoscrivere ogni azione di lotta dei lavoratori e dei sindaci, «in una vertenza – ha detto – che interessa non solo Porto Torres ma l’intera Sardegna, dove il disimpegno di Eni è palpabile anche in altre realtà».
«E’ necessario oggi – ha concluso – anche per la congiuntura internazionale in atto, realizzare un programma organico di interventi che tracci un disegno più ampio che abbracci l’intera Sardegna.»