Diplomazie al lavoro non solo per la proroga della cassa integrazione dei lavoratori di Air Italy, che deve essere fatta con un decreto ad hoc, ma anche per convincere l’azienda a mantenere le condizioni necessarie per salvare i dipendenti dell’ex compagnia aerea.
E’ un conto alla rovescia implacabile, ormai è solo una questione di giorni. L’8 dicembre a mezzanotte e un minuto, se non ci saranno novità, arriveranno le lettere di licenziamento per i 1.322 lavoratori di Air Italy, di cui 600 sono sardi.
La richiesta di aiuto è stata fatta, ancora una volta, questa mattina da tutte le sigle sindacali che sono state ricevute nell’aula consiliare dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais e dai capigruppo. In collegamento in video conferenza anche l’assessore regionale al lavoro e vice presidente della Regione Alessandra Zedda.
Il 31 dicembre 2021, scade la cassa integrazione per i lavoratori di Air Italy, ottenuta anche grazie al grande lavoro della Regione, e non ci sono quelle garanzie già date ai lavoratori dell’ex Alitalia che hanno ottenuto la scadenza della cassa integrazione a fine 2022.
Il presidente Michele Pais ha ricordato ai sindacati che il presidente Christian Solinas, il Consiglio regionale, la Giunta, i parlamentari sardi stanno lavorando uniti, per presentare degli emendamenti alla Finanziaria nazionale che consentano la proroga della Cassa Integrazione.
«Se sarà necessario – ha detto – il Consiglio regionale approverà un documento unitario per dare maggiore forza all’azione del Presidente della Regione, che ha dichiarato e dimostrato tutto il sostegno ai lavoratori per la soluzione della vertenza.»
La proroga della cassa integrazione consentirebbe anche di prendere tempo per poter affrontare la fine della crisi dei trasporti aerei, prevista per fine 2022, dovuta alla pandemia. Intanto, lunedì 22 novembre i lavoratori manifesteranno a Roma per chiedere al Governo nazionale la proroga della Cassa integrazione.
«La vostra battaglia è la nostra – ha detto il presidente Michele Pais – siamo tutti uniti e compatti al vostro fianco. Un tema come questo non consente divisioni.»
I sindacati hanno chiesto di aprire un tavolo di crisi prima che, tra 20 giorni, la situazione sia irrecuperabile. E’ necessario che l’azienda comunichi quale sia la sua volontà sul futuro dei lavoratori. Non si può consentire di mettere la parola fine alla storia dell’aviazione isolana.
Giuseppe Meloni (Pd) ha accolto l’appello all’unità fatto dal presidenteMichele Pais e ha detto che è giunto il momento di mettere in campo soluzioni concrete; massima disponibilità da parte anche di Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, che crede nella necessità di una interlocuzione politica con il governo nazionale e con i vertici della compagnia aerea per cercare di trovare una soluzione. Per Roberto Li Gioi (M5S) la proroga della Cassa integrazione deve essere strettamente collegata a un vero progetto industriale. Dario Giagoni, capogruppo della Lega, ha auspicato un lavoro di mediazione con l’azienda e con il governo nazionale per dare sicurezza e un futuro ai lavoratori di Air Italy.