30 milioni di euro per le azioni di sviluppo locale di tipo partecipativo attuate dai GAL. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Ada Lai, per attuare la priorità 1 “Occupazione” del PR FSE+ 2021-2027.
«Andiamo verso una nuova visione di comunità, basata sulla mobilitazione delle energie e delle risorse delle popolazioni e delle organizzazioni locali – afferma il presidente della Regione, Christian Solinas -. Rivitalizzare le aree dell’interno a bassa densità o scarsamente popolate è il nostro obiettivo, aprendo nuovi percorsi di rilevanza sociale, rispettosi del benessere della popolazione, attenti alle esigenze dei territori, e in grado di cogliere il potenziale esistente e latente, in una chiara prospettiva futura.»
«Le strategie territoriali – afferma Ada Lai – sono la grande novità del Programma FSE+ per lo sviluppo locale sostenibile e integrato dei territori. La progettazione e la gestione degli interventi saranno attuate dai Gruppi di Azione Locale, come organismi intermedi, privilegiando le zone interne della Sardegna. L’approccio si basa sul coinvolgimento e la sinergia tra tutti gli attori pubblici e privati, dalla fase di progettazione a quella di attuazione. Sarà indispensabile, pertanto, che i GAL promuovano il coinvolgimento di partenariati pubblici strategici di qualità negli interessi delle comunità.»
Nella prima fase del programma, le strategie si rivolgeranno esclusivamente ai 17 GAL già operanti nella programmazione 2014-2022, preferibilmente in forma associata. E’ previsto, infatti, un “premio” per i GAL che presentano la loro candidatura insieme ad altri GAL, quantificato in 50.000 euro per ciascun GAL aggregato. Non solo, qualora il GAL o l’aggregazione di GAL promuovano il coinvolgimento di Comuni urbani o costieri, nell’ambito del partenariato pubblico strategico, le risorse potranno essere incrementate.
La delibera, inoltre, prevede i criteri di ripartizione delle risorse e i settori di intervento, tra cui il turismo, la cultura, l’ambiente, l’agroalimentare, l’inclusione e l’innovazione sociale, la green&blue economy e la transizione ecologica e digitale.