La Giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, ha approvato nell’ultima seduta il programma annuale per l’emigrazione 2023, che prevede gli interventi a favore dell’associazionismo tra i sardi in Italia e all’estero e la ripartizione dei contributi annuali per le spese di funzionamento dell’attività dei circoli, nel rispetto della legge regionale 7 del 1991.
Il piano introduce novità importanti, dall’aggiornamento dei criteri per la ripartizione del contributo annuale, in particolare in relazione al numero dei soci iscritti; alla concessione di un sostegno straordinario per quei circoli che nel 2022 abbiano realizzato attività ed eventi coerenti con la programmazione regionale in materia di Emigrazione, dall’erogazione di una tantum a fondo perduto in favore del Circolo Domus Sardinia in Neuquèn, in Patagonia (recentemente riconosciuto dalla Regione); al finanziamento di progetti per la valorizzazione dell’identità e della conoscenza della cultura sarda tra le giovani generazioni; e all’erogazione di un contributo ai Comuni che corrispondono un rimborso ai lavoratori emigrati che intendano rientrare in Sardegna.
«Con questa delibera abbiamo accolto le proposte della Consulta regionale per l’emigrazione – spiega l’assessore Ada Lai – che all’unanimità, lo scorso marzo, ha espresso parere favorevole al programma. Si avvicina un momento importante per i nostri circoli, il 28 e il 29 aprile, infatti, a Cagliari, si terrà la Conferenza Internazionale dell’Emigrazione sarda. Sono ormai passati 15 anni dall’ultima conferenza, la Sardegna è cambiata, ma nel tempo sono cambiate anche le comunità dei sardi nel mondo, in termini socio-demografici ed economici, anche se è rimasto costante il loro legame con la terra d’origine. E’ necessario attualizzare il loro ruolo, capire come meglio coinvolgerli, valorizzando il loro contributo socioculturale, allineando i progetti futuri con la Strategia Regionale per lo sviluppo Sostenibile 2030. Ma soprattutto – aggiunge l’assessore del Lavoro – continuare ad alimentare il loro senso di appartenenza e di identità. Le comunità degli emigrati sardi in Italia e all’estero, infatti, rappresentano una grande risorsa, sono i nostri ambasciatori nel mondo, un bacino prezioso di talenti, competenze e capitali, oltre che un fondamentale veicolo di promozione della Sardegna. Alla luce dei cambiamenti avvenuti nei contesti di origine e di destinazione – conclude l’assessore del Lavoro, delle nuove forme di mobilità e delle sfide globali odierne, la Conferenza internazionale, fortemente voluta dalla Regione, avrà dunque il compito di delineare le linee programmatiche per il futuro.»