L’assessore regionale dell’Industria Anita Pili scende in campo per fare chiarezza sui progetti della chimica verde. Oggi ha partecipato all’incontro sullo stato attuativo del protocollo d’intesa firmato nel 2011 tra Regione, Eni e Novamont, sulle iniziative di reindustrializzazione nell’area dell’ex petrolchimico.
«Oggi abbiamo voluto riprendere un percorso di confronto, rimasto in sospeso per molto tempo, con Matrìca ed i rappresentanti di sindacati e imprese, sulla chimica verde e sul futuro di Porto Torres.»
«Vogliamo recuperare un rapporto fondamentale di sviluppo sociale e occupazionale – ha sottolineato Anita Pili – per un’area di interesse regionale, quella di Porto Torres, sottoposta all’attenzione di tutti. Come Regione vogliamo capire quanto e cosa degli accordi firmati nel 2011 in realtà si potrà realizzare. Dalle comunicazioni ufficiali apprendiamo che le fasi 1 e 2 previste sono state completate e chiediamo che vengano rispettati gli accordi presi e sia completata la filiera della chimica verde. Ora ci aspettiamo di avere rassicurazioni in tempi brevi sul piano di investimenti dell’Azienda, sui progetti futuri a medio e lungo termine, e sullo stato di avanzamento delle attività di ricerca e di bonifica. Abbiamo anche ribadito l’importanza di recuperare una prospettiva per favorire lo sviluppo di un’iniziativa fondamentale, non solo per il territorio di Porto Torres – ha concluso l’assessore regionale dell’Industria – ma per tutta la Sardegna.»
Per la realizzazione degli impianti Matrìca sono stati finora investiti 214 milioni di euro: sono unici e altamente innovativi e hanno per questo richiesto una fase di start-up particolarmente complessa, onerosa e lunga. I risultati iniziali hanno evidenziato un disallineamento rispetto ai valori attesi, pertanto nell’autunno 2018 sono stati implementati interventi per migliorare gli assetti di marcia e la qualità delle produzioni realizzate. È inoltre in fase conclusiva un’ulteriore fermata, avviata a metà ottobre 2019, per la realizzazione di investimenti che consentiranno ulteriori miglioramenti in termini di capacità e di affidabilità degli impianti e in cui sono impegnate in media 100 persone al giorno delle imprese terze.