«Dai dati trasmessi all’Agenzia delle Entrate emerge un crollo dell’imponibile pari a 289 i miliardi di euro tra gennaio e novembre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Numeri impressionanti che fotografano l’impatto devastante della pandemia sul tessuto economico italiano. Il comparto maggiormente colpito risulta quello turistico-ricettivo e il settore della ristorazione con una perdita del fatturato pari al 40,3% rispetto al 2019. Da un lato appare fondamentale l’accelerazione della campagna di vaccinazione per l’immunizzazione di massa e lo stanziamento di maggiori risorse a fondo perduto alle imprese.»
Lo afferma Paolo Capone, segretario generale dell’UGL.
«Al tempo stesso – aggiunge Paolo Capone – occorre tutelare i livelli occupazionali mediante politiche attive fondate sul potenziamento delle reti regionali per il reinserimento, la riqualificazione professionale e il superamento dei disallineamenti fra domanda e offerta di lavoro. Come sindacato UGL ribadiamo la necessità di dare attuazione all’art. 46 della Costituzione favorendo l’introduzione dei lavoratori alla gestione delle imprese nonché la partecipazione agli utili. La prospettiva – conclude Paolo Capone – è quella di garantire un pieno coinvolgimento dei lavoratori nella definizione degli obiettivi strategici, mediante un nuovo modello di contrattazione collettiva, volto a promuovere relazioni industriali innovative.»