«Oggi la Glencore, contro tutti gli annunci e le rassicurazioni assunte al Ministero e negli incontri aziendali che ha dato nel corso del tempo, ha comunicato che fermerà la linea zinco lasciando solamente il Waelz trattamento dei fumi di acciaieria. Si tratta di una decisione che stravolge completamente lo scenario industriale del nostro territorio e che compromette il rapporto di fiducia ventennale che si era creato con le organizzazioni sindacali con i lavoratori, le istituzioni e il territorio.»
Lo annunciano con una nota le segreterie territoriali CGIL, CISL e UIL, le segreterie di categoria Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL e la RSU Portovesme srl.
«Una decisione di questo tipo crea inoltre un serio problema all’intero settore produttivo, oltre ai diretti a quello degli appalti, perché apre le porte a una fortissima riduzione di personale – aggiungono le segreterie sindacali e la RSU -. Considerato quanto emerso è chiaro che si rimetta tutto in discussione. E anche riguardo al progetto per il litio emergono forti dubbi e preoccupazioni sul suo esito finale e sulle tempistiche.»
«Sappiamo tutti che l’affidabilità è fondamentale nelle relazioni industriali, condizione oggi non presente. Alla luce di quanto accaduto, promesse annunciate e poi disattese, non vorremmo che anche tutti gli altri proclami e progetti saltassero di punto in bianco. Per questo motivo chiediamo una assunzione di responsabilità a tutti i soggetti coinvolti, compreso un intervento immediato del Governo e il sostegno della Regione Sardegna. A fronte della gravità della situazione ci aspettiamo una convocazione immediata – concludono le segreterie sindacali e la RSU -. Nel respingere con forza la decisione, nelle prossime ore si valuteranno le iniziative da mettere in campo con le Confederazioni.»