«Finalmente la inconcepibile vicenda dei 16 lavoratori dell’Unione Sarda e della Nuova Sardegna che da quasi un anno sono nel limbo senza pensione né stipendio è approdata in Parlamento.»
Lo dichiara il segretario Generale della Uilcom Sardegna, Tonino Ortega, a proposito dell’interrogazione presentata questa mattina alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo dalla deputata sarda Romina Mura e firmata da tutti i componenti del Pd della commissione Lavoro della Camera.
Nei giorni scorsi lo stesso Tonino Ortega aveva chiesto sostegno alla Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Debora Serracchiani, e alla deputata sarda Romina Mura, anch’essa membro della Commissione Lavoro della Camera per sensibilizzarle sulla ormai insostenibile situazione in cui versano le famiglie dei lavoratori (11 della Nuova Sardegna e 5 dell’Unione Sarda) che, fuoriusciti dalle rispettive aziende lo scorso gennaio in base alle ristrutturazioni aziendali previste dalla legge 160/2019, non hanno ancora percepito la pensione a distanza di quasi un anno dall’avvenuto prepensionamento.
Proprio i lavoratori poligrafici erano stati al centro di un ordine del giorno approvato il 20 marzo 2019 (che vedeva tra i firmatari proprio Debora Serracchiani e Romina Mura) in cui – preso atto dello stato di crisi senza precedenti che da anni sta interessando l’intero comparto dell’editoria quotidiana – si consentiva a questa categoria di lavoratori di accedere al pensionamento anticipato con il vecchio requisito di anzianità contributiva, proprio per evitare ricadute traumatiche della crisi del settore che nuocerebbero gravemente a lavoratrici e lavoratori difficilmente ricollocabili sul mercato del lavoro.
Nell’interrogazione si chiede al ministro Nunzia Catalfo quali iniziative urgenti intenda adottare per risolvere la vertenza dei poligrafici. Anche per evitare che “un importante provvedimento che prendeva atto della grave crisi del settore dell’editoria nel nostro Paese, rimanga lettera morta per le incomprensibili lungaggini burocratiche tra le amministrazioni dello Stato, lasciando molti lavoratori nell’incertezza del proprio futuro”.
«Confidiamo che l’intervento del ministero ponga fine alla drammatica situazione di incertezza in cui da mesi versano i poligrafici sardi e le loro famiglie – conclude il segretario della Uilcom Sardegna -. È urgente risolvere il problema quanto prima e riconoscere finalmente il diritto alla pensione a questi lavoratori.»