«La risposta del management Eni alla preoccupazione dei lavoratori e delle istituzioni per il destino del sito produttivo Contivecchi, è la fermata dell’impianto, con il collocamento dei lavoratori in ferie forzate. È sconcertante il modo in cui Enirewind sta portando avanti delle rappresaglie verso i lavoratori. Quest’ultima azione, posta in essere senza alcun preavviso, rischia di mettere in fortissima crisi il tessuto industriale dell’isola e tutto il comparto sardo e del Sud Italia della potabilizzazione acque, con conseguenze dirette anche sugli utenti del servizio idrico.»
Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali dei Riformatori sardi Michele Cossa e Sara Canu.
«È assolutamente necessario – concludono – che Eni prenda in mano la situazione nel rispetto della propria storia e della propria etica aziendale. Come diceva Enrico Mattei, “l’ingegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono”. Vogliamo sperare che tornino di attualità per il management Enirewind.»