Oristano: riapre la Torre di San Cristoforo
Dopo un decennio di chiusura e una serie di lavori di restauro e messa in sicurezza, Oristano si riappropria di uno dei suoi monumenti simbolo: la Torre di San Cristoforo
Gli interventi, realizzati nell’ambito di un appalto da 61 mila euro dall’impresa Archeo&Restauri di Napoli, si sono concentrati sulla campana e sui solai lignei.
«L’appalto, finanziato con i fondi dell’8 per mille, ha consentito di rendere nuovamente fruibile la Torre di San Cristoforo, uno dei simboli identitari più importanti della città – hanno rimarcato il Sindaco e Presidente della Fondazione Oristano, Andrea Lutzu -. È un momento importante per Oristano che sottolinea l’attenzione del Comune per i suoi beni culturali, ma anche il legame tra la città e la sua storia. Nel momento in cui la torre riapre è doveroso rivolgere un ringraziamento a chi, attraverso l’8 per mille, ha devoluto una parte della sua dichiarazione dei redditi al restauro di questo bene storico.»
Il progetto di restauro, curato dall’Architetto Sara Fabbri, ha riguardato la pulitura e sanificazione dal guano dei solai, la sostituzione degli impalcati lignei e delle strutture che li sopportano, delle scale e dei parapetti, il rifacimento del coccio pesto negli spalti fra la torretta e le merlature. Il progetto è stato integrato con la sistemazione di reti che permettono di risolvere l’annoso problema della presenza dei volatili.
La Riapertura ufficiale si terrà domani 11 giugno. Sabato e domenica la torre potrà essere visitata gratuitamente dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Dalla settimana prossima le visite guidate saranno curate dal personale della Fondazione Oristano.
Gli interventi, realizzati nell’ambito di un appalto da 61 mila euro dall’impresa Archeo&Restauri di Napoli, si sono concentrati sulla campana e sui solai lignei.
«L’appalto, finanziato con i fondi dell’8 per mille, ha consentito di rendere nuovamente fruibile la Torre di San Cristoforo, uno dei simboli identitari più importanti della città – hanno rimarcato il Sindaco e Presidente della Fondazione Oristano, Andrea Lutzu -. È un momento importante per Oristano che sottolinea l’attenzione del Comune per i suoi beni culturali, ma anche il legame tra la città e la sua storia. Nel momento in cui la torre riapre è doveroso rivolgere un ringraziamento a chi, attraverso l’8 per mille, ha devoluto una parte della sua dichiarazione dei redditi al restauro di questo bene storico.»
Il progetto di restauro, curato dall’Architetto Sara Fabbri, ha riguardato la pulitura e sanificazione dal guano dei solai, la sostituzione degli impalcati lignei e delle strutture che li sopportano, delle scale e dei parapetti, il rifacimento del coccio pesto negli spalti fra la torretta e le merlature. Il progetto è stato integrato con la sistemazione di reti che permettono di risolvere l’annoso problema della presenza dei volatili.
La Riapertura ufficiale si terrà domani 11 giugno. Sabato e domenica la torre potrà essere visitata gratuitamente dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Dalla settimana prossima le visite guidate saranno curate dal personale della Fondazione Oristano.
Antonio Caria