Monica Pulina è, sicuramente, una delle protagoniste della vita politica della città di Alghero. Alla consigliera comunale di maggioranza del Gruppo Misto, impegnata anche nel sociale grazie alla Carovana del Sorriso, abbiamo deciso di porle alcune domande.
Un bilancio del primo anno della Giunta Conoci.
«Il bilancio di questo primo anno è senza dubbio positivo. Questa amministrazione ha dovuto far ripartire una macchina amministrativa totalmente incagliata: si pensi che abbiamo trovato solo due dirigenti al posto di sette, senza segretario generale. Abbiamo da subito lavorato per mettere nelle condizioni di poter lavorare tutto l’apparato amministrativo. C’è voluto del tempo. Nel frattempo, anche con l’arrivo dell’ultimo tassello della macchina amministrativa, si è lavorato per mettere a punto il nostro programma. Abbiamo messo in moto le opere pubbliche rimaste al palo, come la circonvallazione, la progettazione per il nuovo centro anziani, la procedura per l’ex cotonificio e tanto altro ancora.»
«Il bilancio di questo primo anno è senza dubbio positivo. Questa amministrazione ha dovuto far ripartire una macchina amministrativa totalmente incagliata: si pensi che abbiamo trovato solo due dirigenti al posto di sette, senza segretario generale. Abbiamo da subito lavorato per mettere nelle condizioni di poter lavorare tutto l’apparato amministrativo. C’è voluto del tempo. Nel frattempo, anche con l’arrivo dell’ultimo tassello della macchina amministrativa, si è lavorato per mettere a punto il nostro programma. Abbiamo messo in moto le opere pubbliche rimaste al palo, come la circonvallazione, la progettazione per il nuovo centro anziani, la procedura per l’ex cotonificio e tanto altro ancora.»
Lei è stata eletta in Consiglio comunale nelle fila della Lega, per poi passare al Gruppo Misto. Ci vuole dire i motivi che l’hanno portata a questa scelta?
«La mia è stata una scelta che non ha portato scompensi all’interno della maggioranza. È stata una decisione sofferta ma che ha avuto alla base la necessità di voler incidere meglio e di più nella maggioranza a sostegno del sindaco Mario Conoci. In quel momento, nella Lega, non c’erano le condizioni affinché la sottoscritta, eletta in consiglio comunale, potesse avere la possibilità di incidere e di decidere sulle decisioni, sia sul programma che sui nomi. Ma si tratta del passato, ora lavoriamo per guardare avanti con sempre maggiore convinzione per il bene dei cittadini algheresi.»
«La mia è stata una scelta che non ha portato scompensi all’interno della maggioranza. È stata una decisione sofferta ma che ha avuto alla base la necessità di voler incidere meglio e di più nella maggioranza a sostegno del sindaco Mario Conoci. In quel momento, nella Lega, non c’erano le condizioni affinché la sottoscritta, eletta in consiglio comunale, potesse avere la possibilità di incidere e di decidere sulle decisioni, sia sul programma che sui nomi. Ma si tratta del passato, ora lavoriamo per guardare avanti con sempre maggiore convinzione per il bene dei cittadini algheresi.»
Non posso che chiederle un suo pensiero sull’emergenza Coronavirus
«Da operatrice sanitaria devo dire che è stata un’esperienza forte, che lascia il segno anche sulla vita sociale. Abbiamo svolto un lavoro straordinario e pesantissimo, lasciando da parte ogni aspetto personale e familiare, dedicandoci tutti al servizio a favore dell’utenza. Ci sono tante cose che debbono essere migliorate nella sanità, e questo l’ho detto più volte, ma sono convinta che l’impegno della Regione sarà determinante per Alghero e per il territorio.»
«Da operatrice sanitaria devo dire che è stata un’esperienza forte, che lascia il segno anche sulla vita sociale. Abbiamo svolto un lavoro straordinario e pesantissimo, lasciando da parte ogni aspetto personale e familiare, dedicandoci tutti al servizio a favore dell’utenza. Ci sono tante cose che debbono essere migliorate nella sanità, e questo l’ho detto più volte, ma sono convinta che l’impegno della Regione sarà determinante per Alghero e per il territorio.»
Fondazione Alghero e le dimissioni di Stefania Salvatore. Vicenda risolta oppure no?
«La vicenda in sé può dirsi risolta, ma i motivi che hanno portato a questa conclusione sono sempre in evidenza, fino a quando la prova contraria riporterà tutto alla normalità. Intendo dire che Stefania Salvatore lamentava scarso coinvolgimento e poca considerazione. Ma confido nel fatto che tutti noi avremo modo di chiarire sui ruoli e sulla possibilità di ciascuno di noi di fare la propria parte con positività. Sono convinta che l’esperienza di Stefania Salvatore servirà a migliorare questo aspetto all’interno della Fondazione.»
«La vicenda in sé può dirsi risolta, ma i motivi che hanno portato a questa conclusione sono sempre in evidenza, fino a quando la prova contraria riporterà tutto alla normalità. Intendo dire che Stefania Salvatore lamentava scarso coinvolgimento e poca considerazione. Ma confido nel fatto che tutti noi avremo modo di chiarire sui ruoli e sulla possibilità di ciascuno di noi di fare la propria parte con positività. Sono convinta che l’esperienza di Stefania Salvatore servirà a migliorare questo aspetto all’interno della Fondazione.»
Lasciamo la politica e parliamo della sua attività nel sociale
«Un’attività che regala tante soddisfazioni. Fare del bene è una delle cose più gratificanti che possano capitare ad una persona. Sono felice di come stanno andando le cose. Guidare la carovana del Sorriso Onlus in Sardegna è una responsabilità importante ma la affronto con grande abnegazione, e i risultati che arrivano sempre più consistenti sono il regalo più grande che possa ricevere. Ciò che abbiamo fatto in Tanzania, con l’adozione di 25 ospiti della Carovana Charity Village è solo l’inizio di un grande progetto che ci vedrà ancora impegnati a regalare benessere.»
«Un’attività che regala tante soddisfazioni. Fare del bene è una delle cose più gratificanti che possano capitare ad una persona. Sono felice di come stanno andando le cose. Guidare la carovana del Sorriso Onlus in Sardegna è una responsabilità importante ma la affronto con grande abnegazione, e i risultati che arrivano sempre più consistenti sono il regalo più grande che possa ricevere. Ciò che abbiamo fatto in Tanzania, con l’adozione di 25 ospiti della Carovana Charity Village è solo l’inizio di un grande progetto che ci vedrà ancora impegnati a regalare benessere.»
Antonio Caria