«Nessuno conosce meglio di un Sindaco la propria comunità, il proprio territorio, il suo tessuto sociale ed economico e, soprattutto, il grado di esposizione a un nemico invisibile, subdolo e mortale come il Covid – scrive in una nota Aldo Salaris -. Mi stupisce e mi dispiace leggere critiche sull’operato del sindaco Roberto Ragnedda riguardo l’ordinanza che limita lo svolgimento di spettacoli e la diffusione della musica dalle ore 24, considerati i 19 casi positivi e le 40 persone messe in quarantena ad Arzachena. Siamo in un momento che non è certo paragonabile al finale di una fiaba ma bensì nella tregua di una tragica pandemia che ha già fatto anche troppe vittime.»
«Riponiamo in Roberto, persona capace, di grande onestà intellettuale ed umana, Amico e Riformatore, come in tutti i Sindaci sardi che continuano a tutelare e proteggere le loro comunità, la massima fiducia nell’interpretare queste decisioni volte esclusivamente a preservare la salute di tutti gli Arzachenesi e non solo gli interessi di chi, a intermittenza, senza residenza, pensa di avere soluzioni a tutti i problemi della nostra amata Isola – conclude Aldo Salaris -. Caro Roberto la tua attività è volta a tutelare la salute di tutti e, allo stesso tempo, il tessuto economico della tua terra. Periodi come questi, purtroppo, hanno necessità del sacrificio di tutti e noi Sardi mai ci sottrarremo. Ti giunga il mio più caloroso augurio di buon lavoro e quello della grande famiglia dei Riformatori sardi.»