Il 25 e 26 ottobre, gli elettori di 160 comuni sardi si recheranno alle urne per rinnovare i Consigli comunali. Vi è la necessità di garantire il voto alle persone contagiate al Coronavirus o in isolamento, oltre che la sicurezza dei seggi elettorali.
A chiedere ciò è il presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, che ha scritto all’ufficio elettorale della Regione.
«La mancata organizzazione per garantire il diritto all’elettorato attivo per le persone positive al Covid-19 e per quelle in isolamento rappresenterebbe – secondo Emiliano Deiana – una possibile alterazione della normale dinamica elettorale.»
«Nel caso di presenza di una sola lista, difatti – specifica il numero uno di Anci Sardegna – ci potrebbero essere difficoltà al raggiungimento del quorum in relazione – in qualche Comune – al numero di persone in isolamento; nel caso di presenza di due liste, la mancata organizzazione del voto domiciliare, potrebbe “alterare” il risultato democratico soprattutto in comuni molto piccoli dove il risultato si gioca per poche decine di voti.»
Emiliano Deiana chiede «quali modelli organizzativi proporre per garantire il voto per le persone in isolamento domiciliare che, ad oggi, sono 2.679. Si chiede, inoltre, di definire al meglio regole unitarie circa la settimana conclusiva della campagna elettorale su riunioni pubbliche, comizi, porta a porta elettorale».
Antonio Caria