«Il sindaco di Arzachena ed il peggiore populismo demagogico. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a veementi quanto gratuiti attacchi nei confronti del sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, da parte del signor Briatore prima e del coordinatore della Lega Zoffili poi. Una diatriba che vede da un lato un sindaco, espressione territoriale che opera a tutela della propria collettività, dall’altro persone che coltivano evidenti posizioni di parte, siano esse economiche oppure politiche.»
A sottolinearlo è il consigliere regionale dei Progressisti e sindaco di Tergu, Gianfranco Satta, intervenuto sulla querelle Briatore-Ragnedda-Zoffili.
«Basterebbe questo quadro di sintesi – prosegue Gianfranco Satta – per comprendere la vicenda. Aggiungo solo che altri sindaci hanno adottato provvedimenti analoghi senza subire i medesimi attacchi. Ma poi, perché non chiedono al presidente della Regione di adottare un’ordinanza che superi le restrizione del sindaco Ragnedda se sono certi che non vi siano rischi?»
«Oggi si può apparire impopolari, ma – conclude Gianfranco Satta – adoperarsi per contenere la pandemia è una missione a cui nessuno responsabilmente dovrebbe sottrarsi. Ed è una cosa seria. Per questo, esprimo la massima solidarietà al collega di Arzachena, consapevole che per un sindaco non è facile prendere decisioni di questo genere, ma quando a guidarlo è l’interesse generale, sicuramente ha imboccato la giusta strada.»
A sottolinearlo è il consigliere regionale dei Progressisti e sindaco di Tergu, Gianfranco Satta, intervenuto sulla querelle Briatore-Ragnedda-Zoffili.
«Basterebbe questo quadro di sintesi – prosegue Gianfranco Satta – per comprendere la vicenda. Aggiungo solo che altri sindaci hanno adottato provvedimenti analoghi senza subire i medesimi attacchi. Ma poi, perché non chiedono al presidente della Regione di adottare un’ordinanza che superi le restrizione del sindaco Ragnedda se sono certi che non vi siano rischi?»
«Oggi si può apparire impopolari, ma – conclude Gianfranco Satta – adoperarsi per contenere la pandemia è una missione a cui nessuno responsabilmente dovrebbe sottrarsi. Ed è una cosa seria. Per questo, esprimo la massima solidarietà al collega di Arzachena, consapevole che per un sindaco non è facile prendere decisioni di questo genere, ma quando a guidarlo è l’interesse generale, sicuramente ha imboccato la giusta strada.»
Antonio Caria