Una classe dirigente consapevole e preparata, che ricerchi nell’identità culturale della città la strada per una proposta politica matura ed efficace. Questo in sintesi il senso dell’appassionante partecipazione di nuovi giovani e militanti storici sardisti della sezione del PSd’Az di Sassari intitolata a “Maria Teresa Sechi”. Ciò induce a ragionare sulle responsabilità di ciascuno e sul dovere – oltre che l’ opportunità – di rinnovare gli organismi dirigenziali cittadini in quel vuoto di rappresentanza che ha determinato l’inconsistenza del dialogo politico con gli altri partiti ma anche e, soprattutto, fra porzioni di sardismo. L’assemblea degli iscritti, riunitasi sabato 22 febbraio, ha eletto segretario Carlo Puggioni, vice segretario Valentina Muzzolu, tesoriera Maria Antonietta Cattari.
Dalla discussione è emerso che gli uomini e le donne della sezione “Maria Teresa Sechi” desiderano contribuire al miglioramento della vita pubblica della città. Un’ambizione partita già dal 2017 attraverso la costituzione di gruppi di studio che hanno prodotto un lavoro di ricerca minuzioso sui quartieri della città, allo scopo di recuperare un tessuto di vita cittadina, dalla storia amministrativa, alle relazioni e ruoli nel contesto locale, nell’area vasta ed in ambito regionale; alle dinamiche e strategie politiche che, negli ultimi decenni hanno determinato il declino delle precedenti amministrazioni; infine, la verifica sull’attuale consiliatura, connotata da uno spiccato profilo civico che si è proposta quale sistema risolutivo delle crisi stratificate a delle sfide generate dalla persistente crisi economica e sociale che attanaglia il territorio.
Il segretario Carlo Puggioni ha esposto la carente organizzazione politica determinata da frequenti e diffuse criticità dei partiti hanno determinato un’evidente distanza fra amministrazione e cittadini. Ha procurato frammentazione e dispersione del consenso identitario e ha infine, generato leaderismo. Deviazione che i sardisti intendono sanare partendo dalla conoscenza che sta alla base di ogni progetto politico e dalla promozione dei processi democratici che devono essere necessariamente ripristinati. Carlo Puggioni, presentando la situazione di ciascun quartiere della città, ha sottolineato gli aspetti valoriali comuni di civiltà e solidarietà, le risorse peculiari, le criticità intrinseche trasversali, le esigenze ed i bisogni differenti. Tutti denunciano una mancanza di decoro urbano; il degrado del manto stradale e di numerosi edifici; la cura del verde pubblico; la mancanza di presidi sanitari; il bisogno di sicurezza; la scarsa illuminazione; l’irregolare approvvigionamento idrico; le deficienze del trasporto pubblico; le scuole e gli impianti sportivi fatiscenti; la povertà dilagante. Il valore della solidarietà è uniformemente presente grazie all’opera delle parrocchie, dei gruppi diocesani; della Caritas e di associazioni di volontariato qualificatissime come per esempio “La casa della Fraterna Solidarietà”. Le priorità, dunque, sono parallele e richiedono investimenti urgenti. Ma ciò che la sezione Sechi desidera rappresentare, quale straordinario investimento, capace di ricadute a livello economico, turistico, lavorativo e dunque sociale, rimane il buon coordinamento col nuovo Piano Urbanistico Regionale; l’urbanizzazione dell’Agro; Piani di sviluppo basati su un’economia di stampo culturale; la Valorizzazione dell’Argentiera, unico vero sbocco al mare e la rivalutazione delle Borgate storiche: Bancali, Caniga, Li Punti; Sant’Orsola.
Perciò, in coerenza con quanto presentato in campagna elettorale, Carlo Puggioni riaffida all’unico rappresentante eletto, Mariolino Andria, il compito di farsi portavoce dentro e fuori l’amministrazione, con lo stesso vigore che ha ci ha saputo rappresentare, assicurando il puntuale sostegno dei sardisti, insieme a quello del presidente Christian Solinas e dell’intera giunta regionale.