La sala Angioy della Provincia di Sassari ha fatto da cornice, venerdì 17 gennaio, al primo appuntamento del 2025 della scuola di politica Domucratica delle ACLI. Protagonista dell’incontro il professor Francesco Chiodelli dell’Università di Torino, che ha presentato il suo ultimo libro “Cemento armato – La politica dell’illegalità nelle città italiane” (Bollati Boringhieri), vincitore del Premio Fiori Blu 2024.
In una sala gremita di amministratori locali e rappresentanti della politica regionale, il Presidente Provinciale delle ACLI di Sassari, Giuseppe Fresu, ha aperto i lavori evidenziando come il saggio, pur nella sua natura divulgativa, rappresenti una potente denuncia della diffusa illegalità nel settore edilizio italiano.
Il professor Francesco Chiodelli ha illustrato il concetto cardine della sua opera: l’esistenza di una vera e propria “politica dell’illegalità” perpetrata da attori pubblici per fini personalistici. «Un caso esemplare è quello dei condoni edilizi, il cui ultimo in ordine di tempo è stato il decreto Salva-Casa. Al di là del giudizio che si può dare sulla legittimità e la necessità dei condoni è evidente che la loro regolarità, ossia il fatto di essere approvati di continuo, è un incentivo diretto alla costruzione di nuove strutture abusive. Chiunque sa che, in Italia, se si costruisce illegalmente, questo non è un problema perché tanto, prima o poi, qualcuno approverà un nuovo condono che permetterà di sanare l’abuso. Ricordiamo che il primo condono è stato approvato nel 1985, con la promessa che sarebbe stato un provvedimento unico ed eccezionale. Ma poi, a nove anni di distanza, nel 1994 ne è stato approvato un secondo. Poi nel 2004 un terzo. E, l’anno scorso, un quarto. Dunque, i condoni non risolvono il problema dell’abusivismo edilizio, ma, paradossalmente, lo creano. Ma allora perché vengono approvati? Perché sono provvedimenti molto popolari, che portano un enorme consenso ai politici che li promuovono.»
Il docente ha inoltre affrontato il tema delle occupazioni abitative. L’ultimo provvedimento in ordine di tempo è contenuto nel Pacchetto sicurezza promosso dal ministro Piantedosi (il DL 1660), in discussione in questo periodo.
Il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha sottolineato le sfide quotidiane degli amministratori pubblici nel gestire l’eredità di scelte urbanistiche pregresse, mentre l’Onorevole Silvio Lai ha allargato il discorso all’economia sommersa, altro esempio lampante di prassi illegali consolidate.
Vania Stazzu, Direttrice scientifica dello IARES, ha portato infine il focus sulla realtà sarda, dove le dinamiche descritte nel libro trovano puntuale riscontro sia nelle aree urbane che in quelle periferiche, sottolineando l’importanza di investire in una pianificazione urbana eticamente sostenibile.
A chiudere l’incontro, il professor Marco Calaresu ha posto l’accento sul valore dell’iniziativa Domucratica nel promuovere un dibattito rigoroso e scientificamente fondato su temi scomodi ma cruciali per la società civile, anticipando la prosecuzione del ciclo di incontri nei prossimi mesi.