I consiglieri regionali del Partito Democratico, primo firmatario Cesare Moriconi, hanno depositato oggi un’interrogazione sulla necessità che le Commissioni medico legali, dopo la sospensione a causa del lockdown, riprendano le loro attività di valutazione per l’accertamento dell’invalidità civile di cui alla legge 295/90 e dell’handicap di cui alla legge 104/92, in riferimento alle persone affette da gravi patologie riconosciute e all’attivazione e fruizione delle specifiche misure di intervento socio assistenziali.
Secondo Cesare Moriconi ed i consiglieri sottoscrittori «essendo oramai avviata la cosiddetta Fase 2, con la ripresa calendarizzata di tutte le attività mediche, produttive e sociali, si ritiene indispensabile una immediata ripresa delle attività delle Commissioni medico -legali per l’accertamento degli stati di invalidità civile e dell’handicap delle persone affette dalle patologie riconosciute che ne hanno fatto regolare richiesta».
Gli interroganti nel dispositivo di premessa mettono inoltre in evidenza il fatto che «già da tempo si sta verificando una spirale crescente di arretrati di richieste da esitare a causa della penuria di personale medico, paramedico e impiegatizio che, allo stato, non è in grado di affrontare la grande mole di domande in attesa».
Sulla base della considerazione che le Commissioni svolgono un’attività a favore di un settore della popolazione particolarmente debole e bisognoso che, altresì, necessità di una azione burocratica efficace e pronta al fine di poter mantenere una sufficiente qualità della vita e per assicurare loro le cure e l’assistenza, in assenza delle quali verrebbe a rischio la loro stessa sopravvivenza, i consiglieri del PD chiedono di interrogare l’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale al fine di sapere: «Quali azioni intenda intraprendere al fine di riavviare, con la dovuta urgenza e la massima tutela sanitaria di pazienti e personale medico, le attività delle Commissioni medico legali provinciali per il riconoscimento dell’invalidità e dell’handicap come previsto dall’art. 6 della ex legge 9 marzo 2006 n. 80» e se, in considerazione del gravoso ritardo di pratiche accumulato già prima del lockdown del marzo scorso, non ritenga opportuno e doveroso quantificare l’arretrato su base regionale e delle ASSL e adeguare le strutture delle Commissioni del personale necessario per affrontare la mole degli arretrati ed accelerare il disbrigo di quelle correnti, per rispettare e garantire il diritto alla salute dei nostri concittadini.