«CNA ritiene che occorra con sollecitudine aprire una nuova fase. Si tratta di riprogrammare con urgenza le coordinate entro cui collocare lo sforzo per l’uscita dall’emergenza sanitaria e l’avvio della fase due, della ripartenza dell’economia. Per far questo occorre mettere in campo tutte le energie e gli sforzi necessari per avviare la ricostruzione economica, attraverso una Cabina di regia partecipata dalle Istituzioni regionali, locali e dalle forze sociali. Occorre disporre con celerità, attraverso un’azione di ricognizione del bilancio della Regione di tutte le risorse pubbliche allocate nei vari ambiti e ancora non impegnate, a partire dai fondi strutturali europei, per renderle disponibili e metterle al servizio di un grande progetto di rilancio del nostro sistema economico-produttivo. Contestualmente, per un periodo transitorio di 2 anni occorre applicare in via eccezionale procedure semplificate che consentano la spendita delle risorse nel rispetto della legalità e della concorrenza.»
E’ quanto hanno dichiarato stamani il presidente regionale Pierpaolo Piras ed il segretario regionale Francesco Porcu auditi dalla quinta Commissione del Consiglio Regionale dopo aver riassunto lo stato dell’economia sarda e le criticità delle piccole e medie imprese isolane prodotte dalla pandemia.
Il superamento di una crisi di natura “asimmetrica” di così vaste proporzioni continuano i vertici CNA che colpisce contestualmente il sistema dell’offerta e della domanda non si supererà per il naturale “aggiustamento” dell’economia, ma richiede ai vari livelli che il decisore pubblico svolga, una funzione attiva, concentrando le risorse a disposizione con piani accelerati di investimenti pubblici, negli ambiti che producono maggior impatto sulla crescita economica ed occupazionale.
Gli effetti della pandemia, con il prolungarsi del blocco delle attività dei sistemi turistici e dell’accoglienza, la contestuale contrazione della domanda che falcidierà produzione e consumi, non ci lasciano molti strumenti per stimolare “dall’interno” l’economia della Sardegna. La grande filiera delle costruzioni con gli “effetti espansivi e moltiplicatori” che è in grado di produrre sull’intero sistema economico è uno di questi.
CNA propone un grande piano di investimenti pubblici, una sorta di New Deal sardo che apra un nuovo ciclo edilizio ecosostenibile all’insegna del riuso, della riqualificazione, dell’efficientamento energetico, del ripristino e delle bonifiche ambientali, della manutenzione e della messa in sicurezza del territorio. E’ questa la chiave per rilanciare in tempi di corona virus l’economia della Sardegna.
Secondo la CNA Sardegna – per il rilancio – è necessario che vengano messe a frutto le importanti opportunità offerte dall’utilizzo dei fondi strutturali europei, sia per quanto attiene alla programmazione in corso, ma soprattutto al ciclo 2021-2027, in considerazione del fatto che sono cadute molte delle rigidità e dei vincoli che ne rallentavano la gestione (dal venir meno dell’obbligo del cofinanziamento nazionale, ai vincoli di concentrazione tematica, alla possibilità di trasferire risorse da un programma all’altro). Nello stesso tempo l’associazione artigiana chiede che le tante altre risorse disponibili, ancora non impegnate – vedi fondo regionale infrastrutture) vengano riorientate verso tipologie di opere immediatamente cantierabili.
Per esempio, il patrimonio scolastico e universitario su cui CNA ha presentato un apposito progetto,
evidenziando e rendendo esplicite le straordinarie ricadute sul versante economico, occupazionale e su quello non meno importante in termini di risparmio per la pubblica amministrazione.
«Per poter utilizzare in tempi congrui le risorse finanziarie disponibili – hanno detto Pierpaolo Piras e Francesco Porcu – è necessario sospendere il quadro normativo e procedurale vigente in materia di lavori pubblici ed adottare, seppur in via transitoria, facendo salve le norme sulla concorrenza e sul rispetto della legalità – procedure semplificate che consentano l’apertura dei cantieri e la realizzazione delle opere.»
La Cna Sardegna chiede, infine, l’attuazione immediata del pacchetto di interventi per i settori dell’artigianato e del commercio approvato con la legge di stabilità n. 48 del 28.12.2018 n. 48 e frutto del lungo lavoro prodotto dalla commissione speciale istituita per affrontare la crisi dei due comparti. Pacchetto di interventi a tutt’oggi non ancora attuato.