Solo domani si conoscerà chi tra Giuseppe Meloni e Piero Comandini sarà il nuovo segretario regionale del Partito democratico. Il risultato finale è stato congelato a seguito dell’interruzione dello spoglio nei due seggi di Quartu Sant’Elena, per un presunto inquinamento del voto per la partecipazione di rappresentanti del centrodestra.
«Portare via un’urna elettorale dal seggio è giuridicamente, oltre che politicamente, inaccettabile, ed è incredibile – scrive in una nota diffusa oggi Alessandro Cossu, portavoce del comitato di Giuseppe Meloni – che la commissione regionale per il congresso (come farebbe per analogia la prefettura) non abbia proceduto nella serata di ieri allo spoglio e ora lo rinvii addirittura a martedì pomeriggio!»
«Per questo abbiamo scritto alla commissione nazionale per il congresso perché si proceda senza ulteriori ritardi allo spoglio. Lo spoglio va fatto senza remore, dopodiché si possono fare tutte le verifiche e controlli come si fanno nelle elezioni ordinarie su chi ha votato e sulla presenza o assenza di titolo a farlo – aggiunge Alessandro Cossu -. Non sappiamo quale sia il motivo dello stop di Quartu ma se si trattasse, come trapela, di segnalazioni generiche di possibili influenze esterne si rischia solo di mettere in discussione, con argomenti risibili, il senso delle primarie aperte il cui spirito è proprio quello di consentire ai non iscritti, anche futuri elettori, di scegliere i vertici del PD. In tutta la Sardegna, ma anche in tutta Italia, sono innumerevoli le segnalazioni di persone non del Pd che hanno partecipato alle primarie, come sono altrettante quelle che sono state respinte al seggio perché esponenti noti di altre forze politiche. D’altronde, se non ci fossero le primarie aperte oggi il segretario del PD sarebbe Stefano Bonaccini e non Elly Schlein, che ha vinto richiamando al voto nelle primarie molti che non hanno certamente votato il PD alle elezioni più recenti.»
«La nostra convinzione è che non si buttano a mare le primarie quando non vanno come piace e non simettono in discussione per ottenere una vittoria in una competizione regionale. Al contrario vanno protette e preservate come valore fondante del PD. Il nostro candidato – conclude il portavoce del comitato Meloni, Alessandro Cossu – chiede solo il rispetto delle regole consapevole di aver già vinto sul piano politico perché il popolo delle primarie (oltre 35.000 votanti) lo ha scelto nettamente. Cerchiamo di concludere questa grande festa democratica, e poi chi sarà proclamato segretario avrà l’onere di guidare edi unire il Pd in Sardegna, insieme alla nuova segretaria nazionale. Di fronte alla grave crisi che attraversa il centrodestra abbiamo l’obbligo di chiudere questa vicenda secondo le regole e di guardare al nostro compito più generale.»