Nuovo impegno in trasferta per il CUS Cagliari, che per il quinto turno del campionato di Serie A2 Femminile farà visita alla Pallacanestro Vigarano, compagine di ritorno nel torneo cadetto dopo ben 7 anni di militanza in A1.
Sconfitto in casa da Umbertide nell’ultimo turno, ma rinfrancato dall’ottima prestazione offerta, il quintetto universitario approccia la sfida con serenità: «Non neghiamo il rammarico per la sconfitta di sabato scorso – spiega la playmaker Giulia Cecili – siamo però consapevoli del nostro percorso: ogni volta che scendiamo in campo cerchiamo di aggiungere un mattoncino nella costruzione dell’identità di squadra, e così è stato anche contro Umbertide».
La sfida di Vigarano si preannuncia complicata: la squadra ferrarese – fin qui vittoriosa contro Battipaglia e Capri – fa leva su un organico di buon livello per la categoria. A spiccare è il nome dell’ex Giulia Sorrentino (a Sa Duchessa nella stagione 2017/18), seconda miglior marcatrice del torneo con 20.3 punti di media, ma il tecnico Borghi può contare anche sui punti della guardia croata Karmen Cicic (vista a Selargius) e sulla fisicità di un’altra ex ‘sarda’ come Silvia Sarni.
«Sarà necessario ripartire dalla buona prestazione offerta contro Umbertide – spiega la ‘regista’ rossoblù – tutto ciò che abbiamo fatto di buono dovrà essere ulteriormente consolidato. Per vincere sarà necessario curare il gioco collettivo e mantenere alta l’attenzione difensiva nei momenti cruciali.»
Giunta al CUS pochi mesi dopo un grave infortunio, Giulia Cecili sta pian piano completando il suo ambientamento nella realtà cagliaritana: «Ogni volta che si arriva in una squadra nuova è necessario un po’ di tempo per entrare al meglio nei meccanismi tattici – afferma – in questo contesto, in cui il gruppo è già formato da anni, forse è ancora più impegnativo. In ogni caso sono ottimista: qui si lavora sodo e tutti sono molto disponibili nei miei confronti».
Palla a due sabato 6 novembre, alle 20.00, al PalaVigarano di Vigarano Mainarda (FE). Arbitreranno i signori Giorgio Silvestri e Giacomo Fabbri di Roma.