Anche Desirè Manca, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, ha commentato la nomina del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, a nuovo coordinatore della Lega in Sardegna.
«Come si può essere la voce super partes dell’intero Consiglio regionale della Sardegna e allo stesso tempo il coordinatore regionale di un partito? Con la nomina di Michele Pais a nuovo coordinatore della Lega in Sardegna si è perso totalmente il senso delle istituzioni democratiche, e svilito la figura giuridica autonoma di presidente del Consiglio regionale, un organo super partes che tutela le prerogative e assicura il pieno e libero esercizio del mandato di tutti i consiglieri regionali – queste le parole di Desirè Manca -. Ma già da tempo il presidente Michele Pais ha dato dimostrazione di ricoprire questo ruolo soltanto per una ristretta parte dei banchi del Consiglio. E adesso Matteo Salvini ha ufficializzato un dato di fatto. Condivido pienamente la reazione delle opposizioni che, allo stato attuale, non riusciranno a distinguere la figura a cui si dovranno rivolgere: da oggi in avanti presenteremo le nostre istanze al presidente della massima Assemblea sarda o al coordinatore della Lega? Sarà difficile, quasi impossibile distinguere i ruoli.»
«Come si può essere la voce super partes dell’intero Consiglio regionale della Sardegna e allo stesso tempo il coordinatore regionale di un partito? Con la nomina di Michele Pais a nuovo coordinatore della Lega in Sardegna si è perso totalmente il senso delle istituzioni democratiche, e svilito la figura giuridica autonoma di presidente del Consiglio regionale, un organo super partes che tutela le prerogative e assicura il pieno e libero esercizio del mandato di tutti i consiglieri regionali – queste le parole di Desirè Manca -. Ma già da tempo il presidente Michele Pais ha dato dimostrazione di ricoprire questo ruolo soltanto per una ristretta parte dei banchi del Consiglio. E adesso Matteo Salvini ha ufficializzato un dato di fatto. Condivido pienamente la reazione delle opposizioni che, allo stato attuale, non riusciranno a distinguere la figura a cui si dovranno rivolgere: da oggi in avanti presenteremo le nostre istanze al presidente della massima Assemblea sarda o al coordinatore della Lega? Sarà difficile, quasi impossibile distinguere i ruoli.»
Antonio Caria