«Nessun valido bando di continuità territoriale in cantiere, piuttosto un maxi stanziamento di fondi per la realizzazione di oratori. È cominciato così il 2020 della Giunta Solinas: con un impegno di spesa datato inspiegabilmente primo gennaio 2020 che ha portato le risorse stanziate dalla precedente Giunta regionale per la realizzazione di oratori (in attuazione del protocollo d’intesa tra Regione e Conferenza episcopale) da 5 milioni e 400mila euro a 12 milioni e 600mila. Con un’ulteriore spesa di 7 milioni e 200mila euro. Un provvedimento voluto dalla giunta Solinas e richiesto attraverso la presentazione di un emendamento alla quarta variazione di bilancio, approvata il 29 novembre scorso. Così i fondi sono lievitati a dismisura tra il 31 dicembre e il primo gennaio. Neanche una bacchetta magica avrebbe potuto fare altrettanto e così in fretta.»
La capogruppo del M5S Desirè Manca denuncia così quanto accaduto in Consiglio regionale il primo dell’anno ma che ha appreso soltanto di recente.
«Negli intenti della Giunta Solinas inoltre – aggiunge Desirè Manca – queste risorse dovevano essere destinate anche ad altre confessioni religiose. Ma nella determina di impegno di spesa, datata – ribadisce la capogruppo del M5S – inspiegabilmente primo gennaio, delle altre confessioni non c’è traccia. I fondi infatti vengono destinati in larghissima misura, per un importo pari a circa 9 milioni di euro, alla realizzazione di oratori in diversi Comuni della Sardegna: Ales, Terralba, Alghero, Bosa, Sassari, Ozieri, Tempio, Oristano, Lanusei e Iglesias.»
«Questo il punto: le risorse milionarie già stanziate non erano forse sufficienti? Non ci sono altri problemi in Sardegna che meriterebbero di essere risolti con stanziamenti milionari? Forse il nostro Presidente e la sua Giunta non leggono le stesse notizie che leggiamo noi, perché le problematiche che vivono quotidianamente i sardi, con tutto il rispetto per gli oratori e per la loro importante funzione, sono altre: trasporti in una situazione catastrofica, disoccupazione a livelli impressionanti, dispersione scolastica, strade colabrodo, imprenditori in affanno, sanità in abbandono, tetti che cadono negli uffici pubblici e nelle scuole. Per citarne alcuni. Infine – conclude Desirè Manca – se di questi 12 milioni e 600mila euro 9 sono stati stanziati, ora attendiamo di conoscere i beneficiari delle risorse residue ancora non assegnate.»