«Disoccupati, lavoratori dipendenti, autonomi, Partite IVA. Non si contano le famiglie sarde che ancora attendono di ricevere il bonus da 800 euro della Regione Sardegna, mai arrivato a destinazione a causa della mancata erogazione dei fondi ai Comuni da parte della Regione. Una misura di carattere emergenziale, fondamentale per consentire in alcuni casi la sopravvivenza stessa del nucleo familiare, che non è stata ancora attuata del tutto. Le promesse del presidente Christian Solinas, purtroppo, sono state vergognosamente disattese ancora una volta, a discapito di tutti coloro che, economicamente più fragili, confidavano e ancora oggi confidano nel bonus regionale per far fronte a questo durissimo periodo di crisi.»
La denuncia arriva dalla capogruppo del M5S Desirè Manca, prima firmataria di una mozione sottoscritta dai consiglieri Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Alessandro Solinas, che impegna il Governatore e la Giunta a garantire il razionale utilizzo delle risorse disponibili, incentrato sul fabbisogno del singolo nucleo familiare e rimesso all’ente locale per quanto riguarda la capacità di individuare i beneficiari ed erogare il sussidio con maggiore rapidità.
«La legge regionale n. 12 sulle misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie risale all’8 aprile scorso – ricorda Desirè Manca – giorno in cui la stampa ha dato la notizia di uno stanziamento pari a 120 milioni di euro. Peccato che la cifra elogiata da Presidente e Giunta in realtà sia molto lontana da quella effettivamente messa a disposizione dei Comuni per sostenere i cittadini in difficoltà. Al netto delle lodi di parte, quello che è stato definito “il primo urgente intervento per affrontare l’emergenza economica e sociale in atto” non è stato portato a compimento. Pertanto, chiedo al presidente Christian Solinas e alla Giunta di attivarsi con urgenza per sbloccare immediatamente e definitivamente le procedure di trasferimento dei fondi ai Comuni senza ulteriori dubbi o fraintendimenti. I sardi attendono ormai da troppo tempo il sostegno promesso.»
«Dei 120 milioni di euro promessi – aggiunge Desirè Manca – 31 milioni erano già presenti nei bilanci dei singoli comuni, mentre gli altri 89 avrebbero dovuto essere trasferiti dalla Regione alle casse comunali sulla base del fabbisogno dichiarato. Gli aventi diritto al sussidio, secondo quanto affermato dalla Regione, una volta presentata la domanda, avrebbero dovuto ricevere l’indennità (cumulabile con altre forme di sostegno al reddito) entro 48 ore. Tempi che non sono stati assolutamente rispettati, al punto che diversi comuni hanno inviato più volte la richiesta di ulteriore fabbisogno alla Regione per ricevere le somme necessarie ad evadere tutte le richieste, senza però aver ricevuto il trasferimento di ulteriori fondi – conclude Desirè Manca -. Adesso è il momento di agire, basta con i vuoti proclami che non danno alcun ristoro a chi è realmente in difficoltà.»