«Da attivo promotore del referendum ‘Spazza Abbanoa’ nel 2016, a componente del Consiglio di amministrazione della stessa società nel 2021. Se si guarda ai trascorsi di Salvatore Ledda, componente del Cda di Abbanoa di fresca nomina, è naturale porsi qualche domanda. Ma quella dell’ex consigliere comunale di Oristano, un tempo acerrimo contestatore di Abbanoa e oggi uomo di vertice, non è l’unica nomina a risultare inopportuna, poiché anche quella di Franco Piga a presidente del Cda di Abbanoa presenta molti aspetti poco cristallini. Questi ultimi mesi di gestione nella spa dell’acqua sono stati turbolenti, culminati in una guerra tra partiti di centrodestra che ha portato la società a sfiorare il tracollo.»
Lo dichiara la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che ha presentato un’interrogazione all’assessore ad interim ai Lavori pubblici per sapere quali misure intenda mettere in campo per chiarire tutti i dubbi e le naturali perplessità legate alle nuove inopportune nomine del Consiglio di Amministrazione.
«La nomina di Salvatore Ledda a nuovo componente del Cda balza agli occhi. Ma risulta alquanto ambigua – prosegue Desirè Manca – anche la strategia messa in campo da Franco Piga, che lo scorso 4 febbraio ha rassegnato le dimissioni, dopo l’addio dell’amministratore delegato Fernando Ferri, costringendo così la Regione a scegliere dei nuovi amministratori. Franco Piga ha sicuramente giocato abilmente la sua partita da manager, arrivando con questa mossa ad avere la strada spianata per accomodarsi sulla poltrona più importante della Spa. Ma la Regione, azionista di maggioranza, ha il dovere di vigilare e porre fine a questi giochi di potere che non hanno mai portato ad una migliore ed efficiente gestione del servizio.»
Antonio Caria