Il 23 aprile il ministro della Difesa Guido Crosetto ha risposto all’interrogazione della deputata Francesca Ghirra sulla presenza delle servitù militari in Sardegna e sui gravi ritardi nella liquidazione degli indennizzi spettanti ai comuni. Lo scorso autunno i sindaci dei comuni sardi interessati dalle servitù avevano appreso da una pec della Banca d’Italia che i fondi a loro destinati erano stati pignorati e che le tempistiche delle liquidazioni erano incerte. Il ministro Guido Crosetto oggi garantisce di aver individuato risorse aggiuntive per consentire regolarità e continuità dei pagamenti, ma i ritardi nell’erogazione degli indennizzi proseguono e, in alcuni casi, gli arretrati avrebbero ormai raggiunto diverse annualità.
Per questo la deputata progressista ha presentato due nuove interrogazioni, da un lato per sollecitare nuovamente la rapida liquidazione degli indennizzi spettanti, rivedere l’attuale coefficiente di calcolo – che tenga conto del reale impatto delle servitù sul territorio, sulle attività produttive e sulla salute dei cittadini – e conoscere le modalità stabilite per il completamento delle dismissioni militari già definite. Dall’altra per capire come si intenda «contribuire allo sviluppo sostenibile della Sardegna» a cui il ministro fa riferimento nella risposta all’interrogazione «attraverso investimenti volti a incrementare la ricerca scientifica, lo sviluppo tecnologico, l’innovazione, anche in chiave duale, nonché programmi di sviluppo industriale e civile».