Il Fiorenzo Serra Film Festival non si ferma neanche nell’anno del Covid-19 e trasferisce il suo programma in streaming gratuito su internet. La principale rassegna europea sul cinema etnografico, con oltre 700 film in gara, torna dal 24 al 28 novembre, adattando i suoi eventi alle disposizioni anti-contagio, senza rinunciare a nessuno degli appuntamenti previsti.
Il festival. Giunto alla sua quarta edizione, è organizzato dal Laboratorio di Antropologia visuale “Fiorenzo Serra” della Società Umanitaria, in collaborazione con il Dipartimento di Storia e Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari. Quest’anno ha raccolto 708 film partecipanti da ogni parte del mondo che hanno per tema l’etnografia, cultura, tradizioni e costumi dell’uomo declinate in diversi aspetti. Il tema scelto quest’anno è “La dimensione culturale del cibo”, che nel lockdown della scorsa primavera ha acceso la fantasia dei filmmaker costretti alla reclusione forzata in ambito domestico. Il festival è dedicato alla memoria del regista sassarese Fiorenzo Serra e, dalla passata edizione, ha attivato una categoria speciale intitolata ad Antonio Simon Mossa, cineasta e amico fraterno di Fiorenzo Serra, per i film non attinenti al tema principale. Quest’anno, inoltre, è stato istituito il premio “Umanitaria”, assegnato dagli operatori di tutte le sedi della Società ad uno dei cortometraggi in concorso.
La fase finale. L’organizzazione ha selezionato 20 finalisti, tra corti e lungometraggi: 9 nella sezione principale e 11 per la sezione Antonio Simon Mossa. Al lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra andrà il premio di 2.500 euro, al secondo 1.500; per i cortometraggi sono previsti premi da 1.000 per il primo e 500 per il secondo. Per la sezione “Mossa” sono in palio 1.000 euro per il lungometraggio vincitore e 500 per il primo cortometraggio classificato. Il premio “Umanitaria” ammonta a 1.000 euro. La giuria è composta da Valentina Noya (direttrice del festival LiberAzioni), Alessia Glielmi (antropologa dell’Università di Genova), Susanna Paulis (antropologa dell’Università di Cagliari), Antonio Bisaccia (direttore dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari), Rosanna Castangia (titolare della casa di produzione cinematografica Bencast), Paolo Mastino (giornalista RAI), Milad Tangshir (regista e montatore video), Paolo Zucca (regista e sceneggiatore), Antonio Maciocco (regista) e Pietro Simon (figlio dell’intellettuale Antonio Simon Mossa).
Proiezioni e masterclass. Tutti gli eventi saranno trasmessi online sulla pagina Facebook e il canale YouTube del Fiorenzo Serra Film Festival e diffusi anche attraverso Instagram. Dal 24 al 28 novembre i film in gara saranno disponibili in streaming gratuito sulla piattaforma onlinesardegna.
Ogni pomeriggio alle 17,30, dal 24 al 27 novembre, sarà inoltre possibile seguire le masterclass in streaming sui canali social del Film Festival, tenute da quattro docenti d’eccezione: il giornalista e gastronomo Giovanni Fancello, il regista Antonio Maciocco, il regista e sceneggiatore Paolo Zucca, e Milad Tangshir, regista e montatore video. Le masterclass sono aperte a tutti e gratuite.
Da quest’anno i vincitori riceveranno il Fiorenzo d’oro e Fiorenzo d’argento, sculture realizzate in stampa 3D con materiali biodegradabili che rappresentano il logo del festival, create dal grafico Luca Delogu e realizzate dall’artigiano digitale Carlo Delogu.
Patrocinatori dell’iniziativa sono la Regione Autonoma della Sardegna ed il comune di Sassari, partner l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari.