«L’attenzione del Parlamento europeo è, per le regioni insulari, di vitale importanza, e l’approvazione della Risoluzione Omarjee (il “Patto per le isole”) traccerà la strada verso una politica europea delle isole capace di individuare strumenti specifici, calibrati sulla peculiarità della condizione insulare.»
Così il presidente della Commissione speciale per l’insularità, Michele Cossa, in una lettera nella quale esorta i parlamentari europei eletti in Italia a sostenere una battaglia fondamentale per il futuro di 8 milioni di italiani che vivono nelle Isole (20 milioni i cittadini europei che vivono nelle Isole) e che si concretizzerà il 7 giugno quando il Parlamento europeo esaminerà la proposta dei risoluzione “sulle isole dell’UE e la politica di coesione: situazione attuale e sfide future” (2021/2079(INI)), proposta appunto dal Presidente della Commissione per lo sviluppo regionale on. Younous Omarjee.
Ripercorrendo l’impegno dell’Italia, Sardegna e Sicilia in testa, per il riconoscimento dei diritti di chi vive nelle Isole, Michele Cossa esorta gli europarlamentari a guardare con attenzione massima e spirito collaborativo a un provvedimento che andrà a incidere a livello europeo sulle future politiche di sviluppo delle isole.
«Il Parlamento italiano sta per approvare la norma costituzionale tesa a dare alle Isole parità di condizioni rispetto alla terraferma, per la prima volta nella storia repubblicana in esito ad una iniziativa di legge di iniziativa popolare – si legge nella lettera –. Una riforma epocale per i cittadini delle Isole, i cui effetti non potranno non riverberarsi anche sull’ordinamento europeo, e che deve vedere noi italiani i più convinti sostenitori di questo processo.»
Da qui le conseguenze, acclarate, della condizione di insularità, che intacca profondamente le prospettive di sviluppo dei territori interessati e ha inciso in modo significativo sull’efficacia delle consistenti risorse investite dall’Unione durante decenni di politiche di coesione.
«L’assenza permanente di collegamenti fisici con la terraferma determina la dipendenza dal trasporto marittimo e aereo, una grave carenza di infrastrutture, maggiore incidenza dei costi per beni e servizi, una generale fragilità economica. Problemi che si aggravano per le isole minori, e in particolare su quelle siciliane e sarde, su cui si abbatte il dramma della “doppia” insularità” – si legge sempre nella lettera firmata dal presidente della Commissione speciale regionale -. L’attenzione del Parlamento europeo, in particolare Risoluzione Omarjee, è di vitale importanza per la risoluzione di un problema nodale che dev’essere affrontato efficacemente: se cosi non fosse, si continuerebbe ad assistere al paradosso per il quale da un lato l’Europa stanzia ingenti risorse per sostenere l’economia delle isole, ma dall’altro applica meccanismi che le rendono sostanzialmente inefficaci.»