In Consiglio regionale è nato oggi un nuovo gruppo, il Grande Centro, costituito da 8 consiglieri provenienti da diverse formazioni che compongono l’attuale maggioranza di governo. Ne fanno parte Antonello Peru, Pietro Moro e Valerio De Giorgi (Udc – Sardegna al Centro) i tre ormai ex consiglieri del Psd’Az Franco Mula, Giovanni Satta e Stefano Schirru, Franco Stara (Azione), Dino Cocco (Sardegna 2020). Un altro, Gianfilippo Sechi ha dato la sua adesione al progetto ma, per il momento, resterà nel gruppo Udc.
«Per il momento siamo in 8 ma non è escluso un ulteriore allargamento del Gruppo», ha detto Antonello Peru che, in attesa della nomina del capogruppo prevista per la prossima settimana, sarà il portavoce della nuova formazione politica.
L’alleanza tra le diverse sigle punta a un progetto politico strettamente legato al territorio e – sostiene Franco Stara -, alternativo al bipolarismo italiano. Due gli obiettivi: incidere sull’attività consiliare a partire dalla discussione della prossima variazione di bilancio e partecipare da protagonisti alla scelta del candidato Governatore per le prossime elezioni regionali.
«Contestiamo il metodo troglodita messo in campo dalle forze politiche nazionali per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione – ha detto Giovanni Satta – il nome dovrà essere individuato in Sardegna dopo un confronto paritario tra le diverse forze in campo.»
Sui rapporti interni alla maggioranza che guida la Regione, i consiglieri del Grande Centro sono stati chiari: «E’ evidente che qualcosa non ha funzionato in questa legislatura – hanno detto in coro – ci sono state scelte non condivise che hanno incrinato gli equilibri interni alla coalizione e ai partiti. L’ultimo esempio è la variazione di bilancio da 841 milioni che nei prossimi giorni sarà discussa dal Consiglio. Provvedimento di cui non conosciamo ancora i contenuti.»
Per questo, il Grande Centro chiederà alla maggioranza un cambio di metodo nella prassi consiliare e nei rapporti di coalizione: «Le scelte vanno discusse nell’interesse dei cittadini sardi».
Sull’individuazione del candidato Governatore i consiglieri non hanno dubbi: «Non abbiamo niente contro Solinas ma la decisione dovrà essere frutto di una discussione a tutto campo. No a nomi calati dall’alto. Se questo non avverrà siamo pronti a presentarci da soli al voto».