I percorsi di turismo identitario ideati e promossi dall’Istituto Camillo Bellieni domenica 8 marzo fanno tappa a Porto Torres. La fortunata serie di appuntamenti denominata “In sos Logos de Angioy” (I luoghi di Angioy), dopo aver toccato centri come Tissi, Bessude, Thiesi, Sassari, Cheremule, Ittiri e altre località che furono teatro dei moti rivoluzionari sardi di fine Settecento, approda ora nell’ultimo lido sardo attraversato dal grande rivoluzionario prima dell’esilio che l’avrebbe portato in Francia fino alla morte.
L’iniziativa, organizzata dall’Is.Be in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Porto Torres, permetterà di conoscere storie e personaggi che caratterizzarono uno dei momenti più difficili per Giovanni Maria Angioy: la constatazione amara del fallimento dei moti antifeudali e la fuga inevitabile dalla sua terra.
Imbarcato alla volta di Genova il 17 giugno 1796, l’ormai ex Alternos cercò in tutti i modi di mettersi in contatto con Napoleone per chiedere appoggio alla causa della Sardegna. L’incontro sarebbe avvenuto nel luglio dello stesso anno a Castiglione delle Stiviere, assediato dai francesi. Le richieste sarebbero rimaste inascoltate e Angioy fuggì oltralpe, scampando all’arresto della gendarmeria Sabauda.
Questi e altri aneddoti saranno illustrati attraverso le voci guida del ricercatore Antonello Nasone, dell’archivista Stefano Alberto Tedde e dell’archeologa Giuseppina Ruggiu. Sarà approfondita inoltre una delle figure più ambigue che abbiano circondato Angioy nei giorni della fuga, quella di Salvatore Tramma, di origini campane, la cui vicenda è delineata negli atti del voluminoso processo contro i rivoltosi.
Ma l’appuntamento sarà anche occasione per conoscere i monumenti e i siti storici e archeologici più significativi dell’ex capitale giudicale.
Programma. Il raduno è previsto per le 9.30 nella chiesa di San Gavino a mare, nei pressi della spiaggia di Balai. Seguirà la visita guidata nel luogo di culto e negli ipogei adiacenti, mentre alle 10.30 è in programma l’arrivo alla Torre aragonese che sorge nel porto della città. Alle 12.00 sarà inoltre possibile visitare la basilica romanica di San Gavino. Alle 13.30 si terrà il pranzo al sacco presso la “Casa delle associazioni”. La partecipazione è aperta a tutti previo pagamento di un ticket, dimezzato per i residenti a Porto Torres.