Su convocazione dell’assessorato regionale dell’Industria si è svolto oggi l’incontro con i rappresentanti di Eni, Eni Rewind, ing. Luigi Conti Vecchi e Eni New Energie per discutere sugli investimenti della società nel sito di Assemini/Macchiareddu.
«Da subito l’azienda ha messo in chiaro che gli unici investimenti certi riguarderanno le Bonifiche dei suoli e della falda così come da crono programma e una serie di investimenti già fatti e da eseguire sull’installazione di alcuni campi fotovoltaici – scrive in una nota la RSU ILCV Eni Rewind Filctem-CGIL Femca-CISL Uiltec-UIL -. Riguardo le insistenti voci sulla dismissione di alcuni importanti asset quali l’impianto del Cloro-Soda, il Pontile ed il Deposito Costiero avvalorata da una nota stampa diffusa nella giornata di domenica 11 ottobre, non c’è stata alcuna smentita anzi, ci sono state posizioni di dettaglio che avvaloravano tali ipotesi. Alla luce di quanto affermato dai vari rappresentanti della società Eni riteniamo che:
– sia assolutamente insufficiente che l’Eni possa investire solo per mero business in campi fotovoltaici senza che questi creino occupazione stabile e duratura. Tale operazione ha un senso se abbinata ad altri investimenti che utilizzino l’energia elettrica generata per produrre idrogeno green in modo da contribuire in maniera fattiva alla de-carbonizzazione della Sardegna;
– le bonifiche non possono essere ritenute un investimento ma un obbligo di legge a cui la società Eni deve adempiere;
– è intollerabile che l’Eni disattenda in maniera unilaterale gli accordi firmati con le OO.SS. frutto di pianificazione voluta dai Ministeri competenti, in particolare dal MiSE, e non attivi adeguati e opportuni tavoli sindacali di confronto per discutere eventuali modifiche degli assetti produttivi, ma, furtivamente, decida di liberarsi delle produzioni che hanno ricadute economiche ed occupazionali rilevanti, vedasi la cancellazione del progetto CSP.»
«Alla luce di ciò Filctem Femca Uiltec e la R.S.U. rigettano totalmente quanto dichiarato dai rappresentanti di Eni nella riunione odierna in riferimento alla cessione degli asset strategici del sito, sollecitano la Giunta Regionale con in testa il presidente Solinas ad attivare in maniera urgente un’interlocuzione con i rappresentanti del Governo nazionale e i vertici di Eni con l’obiettivo di implementare le produzioni del sito di Assemnini/Macchiareddu, attivando percorsi
che possano prevedere l’utilizzo di risorse finanziarie derivanti dal Green Deal e dal Recovery Fund che inseriscano la Sardegna nei piani di de-carbonizzazione e produzione dei nuovi combustibili come l’Idrogeno Green e i Gas di sintesi – conclude la RSU ILCV Eni Rewind Filctem-CGIL Femca-CISL Uiltec-UIL -. In attesa di ciò si attiveranno le forme di mobilitazione più opportune, si manterranno quelle già assunte con la dichiarazione dello stato di agitazione.»