«La Sanità di Alghero è allo sbando. All’Ospedale Marino non si opera più non solo in ortopedia, ma anche in oculistica. Tutto fermo. Le sale operatorie dell’ospedale civile, ristrutturate, nuove di zecca, al terzo piano, dotate delle migliori tecnologie, che permetterebbero di operare in sicurezza, inspiegabilmente non vengono aperte. Sono pronte da sei mesi abbondanti. Si preferisce fare quei pochi interventi in urgenza oggi consentiti, nell’unica sala della ginecologia, con immaginabili problemi di promiscuità e di sicurezza. Si vietano interventi anche importanti, come quelli intravitreali, che impediscono la cecità, con conseguenze gravi per i pazienti. Ciò è intollerabile.»
A dirlo sono i consiglieri comunali di opposizione al Comune di Alghero Gabriella Esposito, Mimmo Pirisi, Roberto Ferrara, Raimondo Cacciotto, Valdo Di Nolfo, Ornella Piras, Graziano Porcu, Pietro Sartore e Mario Bruno che aggiungono: «Ma perché Alghero viene trattata così male nel silenzio generale? Si vogliono forse inviare i pazienti a Ozieri per effettuare gli interventi chirurgici? E con quali tempi? Michele Pais che pontifica sui nostri ospedali dallo scranno più alto del palazzo cagliaritano, mai così in basso, e Mario Conoci, sindaco silente, diano risposte concrete, vere, guardando al presente e alla domanda di salute dei nostri concittadini».
Antonio Caria