«Ho sottoscritto con piena convinzione la petizione di Coldiretti contro il consumo di suolo, in particolare dei terreni agricoli. Non esiste sostenibilità ambientale né vera transizione energetica se rendiamo possibile la trasformazione di appezzamenti di terreno in distese di pannelli fotovoltaici. Su questo tema occorre una forte opera di sensibilizzazione e auspico una mobilitazione trasversale delle forze politiche: io mi metto a disposizione.»
Lo ha detto la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd), rendendo noto di aver sottoscritto la petizione lanciata da Coldiretti Giovani Impresa “Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo”.
«L’agricoltura è una grande ed irrinunciabile risorsa del nostro Paese che – spiega la parlamentare del Partito democratico – dà lavoro ai giovani, tutela un patrimonio paesaggistico e sociale, sopperisce al fabbisogno alimentare rendendo unica la nostra offerta enogastronomica. Per tutto questo il Governo dovrebbe dare norme precise d’attuazione del Dl 72/2021 sul posizionamento di impianti fotovoltaici, perché adesso queste strutture potrebbero essere realizzate indifferibilmente e con urgenza sulle aree rurali.»
«La transizione energetica è un obiettivo da perseguire ma – conclude Romina Mura – senza aprire la porta a speculazioni, magari di anonimi fondi di investimento, che sfrutterebbero il territorio senza lasciarvi quasi nulla. Con il pensiero rivolto anche alla mia Sardegna, da sempre penalizzata sul fronte dell’autonomia energetica, mi unisco a Coldiretti e spero a tanti altri per chiedere energia pulita e difesa dell’agricoltura.»