«Il centrosinistra algherese non perde occasione per lanciare strali ed accuse pretestuose nei confronti del presidente della Regione e del presidente del Consiglio regionale Michele Pais. L’ultima accusa, in ordine di tempo, riguarda il decreto del Tar che ha sospeso l’ordinanza con cui il presidente Christian Solinas aveva introdotto l’obbligo di effettuare test sierologici per tutti coloro che facevano ingresso in Sardegna. Un provvedimento sacrosanto che aveva come unico obbiettivo la salvaguardia e la tutelare della salute dei sardi.»
Lo si legge in una nota diramata dal coordinamento cittadino della Lega di Alghero, che aggiunge: «Onestamente non si comprende come i consiglieri comunali della sinistra puntino il dito anche contro il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, considerandolo responsabile dell’ordinanza emanata dal presidente Christian Solinas. È evidente che per gli esponenti della sinistra algherese quella di Michele Pais sia una ossessione compulsiva dalla quale non riescono a liberarsi tanto forte il trauma che gli ha procurato nel passato. Per tale ragione, più sanitaria che politica, è ovvio che si tratti di un’accusa tanto strumentale quanto propagandistica che non incanta nessuno».
«Riteniamo – aggiungono – che l’ordinanza del presidente Christian Solinas sia stata adottata secondo un criterio di buonsenso, soprattutto in un periodo in cui la Sardegna, da settimane, vede un aumento quotidiano di circa 50 nuovi casi. Il Governo ha sempre ostacolato le misure cautelative che la Regione voleva mettere in campo. Christian Solinas è stato deriso e schernito perché a giugno chiedeva un certificato di negatività per coloro che venivano in Sardegna, in un momento dove la nostra isola era Covid-free ed i contagi azzerati. La conseguenza prevedibile è stata l’impennata di contagi di “importazione” causati da un ingresso indiscriminato e fuori controllo così come voluto dal Governo centrale.»
«La sinistra – queste ancora le loro parole – tende a minimizzare il problema dei contagi e del Covid, con posizioni che rasentano il negazionismo, così come fecero Conte e Zingaretti nel gennaio scorso (ricordiamo il segretario del PD che allegramente sorseggiava aperitivi sui navigli a Milano senza alcuna misura di precauzione e distanziamento), salvo poi ricredersi e agire solo con estremo ritardo a colpi di DPCM, provvedimenti, quelli si, di incerta legittimità costituzionale.»
«Il Governo – proseguono – non ha mai mancato occasione per dimostrarsi nemico dei sardi e della Sardegna e negando di fatto la nostra autonomia garantita dalla Costituzione. Un Governo “feudatario” che agisce sotto l’impulso dei suoi “vassalli” all’interno delle istituzioni isolane. Ne sono prova la maggior parte delle leggi regionali puntualmente impugnate dal Governo. Una strategia sistematica adottata dai vassalli del centrosinistra che, subito dopo le approvazioni in Aula, alzano la cornetta per chiedere l’intervento dei loro Signori feudatari governatori “romani”, affinché annullino i provvedimenti della Regione. Questi tipi di atteggiamenti e giochi di “palazzo” della sinistra rappresentano un vero e proprio tradimento nei confronti del Popolo Sardo e della sua autonomia.»
«Rispediamo – concludono – pertanto al mittente le accuse propagandistiche dei consiglieri comunali della sinistra algherese, anche se comprendiamo come non possano esimersi dal rilasciare insulse dichiarazioni in quanto, da ultimi dei valvassori dei loro vassalli “cagliaritani”, devono renderne merito al “Conte”, loro Signore e feudatario.»
Antonio Caria