«A nessuno piacerebbe far parte dell’ennesimo governo frutto dei fallimenti figli dell’incoerenza di chi stava amministrando il nostro paese in questo momento drammatico che non lascia spazio ai tentennamenti, ma che incalza chi sta alla guida con urgenze alle quali non è possibile disattendere con mancate scelte e azioni immediate.»
Lo sottolinea, in una nota, la coordinatrice della Lega Alghero, Monica Chessa, che aggiunge: «È arrivato il giorno in cui non si può accettare di passare un terzo tempo in panchina, bisogna riscattare il valore di tutti quei voti che i cittadini ci hanno voluto portare alle urne per gridare la loro disperazione verso un immobilismo e una sordità cronica verso i problemi della gente per troppo tempo abbandonata alle proprie difficoltà».
«Adesso bisogna mettere da parte i rancori e riboccarsi le maniche per lavorare in prima persona ad un azione governativa che sia incisiva sulle decisioni che il paese attende, dobbiamo anche riaprire gli occhi dell’Europa verso di noi con uno sguardo più fiducioso, non lasciamo che remino più da soli i nostri avversari politici, ma assumiamo il nostro ruolo da responsabili e portiamo la barca verso il primo porto sicuro perché in questo momento i veri naufraghi potremmo essere noi italiani, ormai spogliati di ogni vigore, annullati nelle nostre libertà, resi poveri dalla cecità di chi ci ha abbassato le serrande delle attività senza nessuna possibilità di vedere un futuro possibile – aggiunge Monica Chessa -. Siamo a fianco delle persone, siamo battito su battito vicini ai pensieri e alla sofferenza sociale, vogliamo poter riprendere un percorso verso una concreta riqualificazione politica che sia basata sulle soluzioni ai problemi principali nostri ancor prima di dare ogni attenzione principalmente a chi ci raggiunge per stabilirsi da noi, certo aiuteremo tutti, ma ora chi ha bisogno è l’italiano e su di lui che tutto il peso grava da sempre e se il nostro paese era visto come un’ isola felice lo si doveva all’ingegno, all’operosità, al coraggio ed alla buona volontà del nostro popolo.»
«Ridiamo vita alle nostre risorse – prosegue Monica Chessa -, prepariamo da dentro il palazzo mediante le riforme necessarie, il terreno per una nuova stagione politica che ci porti al più presto verso le elezioni, con sicurezza e organizzazione così da poter far fronte alle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. Bisogna fare le nuove elezioni, bisogna riuscire ad infrangere questo insormontabile muro che ci divide dalla libertà di governare, chi vota deve essere sicuro di ritrovare il politico a cui ha affidato il proprio mandato ad amministrare il paese e non il chiunque di turno, perché nonostante il successo elettorale non si riesce ad avere i numeri per poter stare alla guida. Quindi, tutto questo non funziona, non si può più accettare. La gente è stufa, avvilita, delusa e arrabbiata, in che modo potremmo convincere gli italiani a tornare alle urne se ogni volta le loro scelte vengono tradite. Grazie alle continue sorprese, ai volta faccia e cambi di principio gli elettori si allontanano sempre di più dal voto, disertando le urne come forma di rifiuto e protesta verso una politica del mero interesse, se avevano scelto i loro politici per andare contro gli ideali opposti non possono vederli stringere alleanze con questi come è accaduto quest’ultima volta.»
«Basta – conclude Monica Chessa -, qualcosa deve cambiare, tutto deve essere più vero o perderemo per sempre la nostra libertà. Oggi è il primo giorno in cui insieme a tutti gli altri andremo a partecipare alle scelte urgenti sul rifinanziamento delle casse statali grazie agli aiuti comunitari, il tema è delicato ed interessa tutti noi, pertanto per un momento mettiamo da parte le bandiere e facciamo ciò che dobbiamo, appena si riaprirà il cielo noi ci saremo e riporteremo in cima i nostri ideali, i diritti del popolo i sentimenti fieri di un’Italia che punta alla rinascita, questa volta concreta e sicura.»
Antonio Caria