«La Gunta regionale aveva avuto tutto il tempo per approntare le necessarie misure per fare fronte all’emergenza attuale, ampiamente prevista e preannunciata, ma evidentemente questa estate è stata più impegnata sul fronte discoteche che su quello sanitario. Adesso non solo si dimostra totalmente incapace di fare fronte ai problemi legati alla pandemia, ma pensa di risolverli nel modo peggiore possibile: scaricandoli sul resto dei reparti. Perciò si procede in pieno disastro sanitario a predisporre lo spostamento di reparti, creando disagio a pazienti come quelli oncologici che vivono già di per sé una situazione particolarmente delicata.»
Lo si legge in una nota degli indipendentisti di Liberu che oggi, a Nuoro, hanno partecipato alla manifestazione dell’associazione Vivere a colori, davanti all’ospedale San Francesco.
«In piena campagna elettorale – questa la versione degli indipendentisti – per le comunali, il 7 ottobre l’assessore Nieddu aveva assicurato che il reparto di oncologia non sarebbe stato trasferito. Qualche giorno fa invece l’immediato trasferimento del reparto aveva messo in allarme i pazienti oncologici per i forti disagi nella prosecuzione delle terapie, a cui si associa anche il blocco delle prenotazioni. Nella manifestazione di oggi sono state numerose e strazianti le testimonianze di pazienti che denunciano lo stato di abbandono e di difficoltà sempre maggiori a cui sono sottoposti, costretti a procedimenti sempre più caotici e pericolosi a causa della immunodepressione, ulteriore dramma all’interno di una gestione sanitaria disastrosa.»
«Ad essi – concludono da Liberu – si aggiunge la denuncia dei sindaci del territorio trascurati completamente dalla Regione sia dal punto di vista sanitario sia per quanto concerne la comunicazione delle informazioni fondamentali per la gestione della pandemia. Liberu un messaggio di solidarietà e si schiera con determinazione al fianco dei pazienti e delle loro famiglie, dei lavoratori della sanità e degli amministratori locali, abbandonati a se stessi nel momento più tragico dalla spaventosa inadeguatezza e incompetenza della Giunta Solinas, a cui spetterebbe oramai soltanto di recuperare sufficiente dignità per rassegnare le dimissioni.»
Antonio Caria