«Mentre l’attività del Consiglio e di tutte le Commissioni rischia di sprofondare e l’economia della Sardegna di colare a picco in un tonfo senza precedenti, l’attività di moltiplicazione delle poltrone portata avanti dal Presidente Solinas prosegue incessantemente e senza alcun motivo di sosta. Senza vergogna, nemmeno davanti alla catastrofica crisi dei trasporti, la giunta ha pensato nuovamente alle poltrone. Agli interessi dei singoli, dimenticando i sardi.
Oggi scopriamo che la giunta ha approvato una nuova proposta di legge “moltiplica-poltrone” che prevede nuovi incarichi dai compensi d’oro e nuove mansioni del tutto originali. Siamo stanchi. Stanchi di dover sopportare una tale arroganza. La Sardegna sta camminando sull’orlo del baratro senza paracadute e la giunta nega la realtà e l’evidenza dei fatti.»
E’ lo sfogo dei consiglieri regionali del M5S Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa ed Alessandro Solinas.
I consiglieri si riferiscono ad una proposta di legge, approvata dalla giunta il 3 ottobre scorso ma resa disponibile solo oggi, che riguarda la riorganizzazione delle strutture della Presidenza e degli Assessorati. In particolare viene prevista l’istituzione dei Dipartimenti, strutture sovraordinate di attuazione dell’impulso politico incardinate presso la Presidenza della Regione.
«Per ciascuno di questi dipartimenti – spiegano i quattro consiglieri del Movimento Cinque Stelle – è previsto un direttore nominato dal presidente della Regione, previa deliberazione della giunta. Un incarico di natura fiduciaria della durata di 5 anni. Aumentano a dismisura anche consulenti del presidente, uno per ogni assessorato e degli assessori: uno per ogni direzione generale.»
«Ci risiamo. Nuove poltrone a carico dei cittadini sardi. E stavolta sono davvero tantissime: la proposta di legge prevede anche l’introduzione del Segretariato generale presso la Presidenza della Regione, la modifica dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente con la diversificazione delle funzioni di carattere generale, (archivio, protocollo, centralino, cerimoniale) rispetto alle funzioni di segreteria politica. Ma non basta: si prevede anche l’istituzione di figure di staff tecnico e legislativo per l’istruttoria, figure per l’analisi e l’elaborazione di atti, documenti e proposte. Quanto costerà ai sardi questa riorganizzazione decisa da Solinas? Non è dato saperlo. L’unico dato certo è che i costi della politica continuano ad aumentare esponenzialmente, e che, considerato come stanno andando le cose, anche questa proposta di legge avrà una corsia preferenziale – concludono Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa ed Alessandro Solinas -. Ancora una volta ci batteremo per fermare queste decisioni irresponsabili e vergognose.»