L’incontro dei giorni scorsi tra i sindaci di Alghero e Sassari con la presidente della Regione, che ha affrontato, fra gli altri, il tema dell’istituzione della città metropolitana di Sassari, è una buona notizia.
Per due motivi.
Il primo è che c’è stato un incontro fra i due sindaci e la presidente che segna, anche visivamente, un’inversione di rotta rispetto alla chiusura totale che il precedente presidente della Regione, Solinas, ha sempre avuto verso il nostro territorio e i suoi rappresentanti istituzionali.
Numerose sono state le richieste di incontro da parte dei sindaci della rete metropolitana e del TIPSS, il tavolo delle istituzioni e delle parti sociali del nord-ovest della Sardegna, al presidente, tutte regolarmente disattese, così come senza risposta sono rimasti i documenti inviati al presidente con concrete proposte programmatiche e di riassetto istituzionale.
Quindi, il cambio di atteggiamento della massima carica regionale rispetto alle istituzioni del nostro territorio segna un’inversione di rotta importante. Significa un ritrovato spirito di leale e rispettosa collaborazione senza il quale diventa difficile per i territori programmare il proprio futuro e per la Regione porsi alla guida di uno sviluppo equilibrato e condiviso di tutta l’isola.
Il secondo motivo è l’aver affrontato il tema essenziale del riassetto istituzionale dei territori e, per il nostro, quello dell’istituzione della città metropolitana di Sassari. La mancanza delle province, o meglio, della loro rappresentatività democratica che solo il voto popolare può conferire, e per la rete metropolitana la mancanza di dignità costituzionale che l’ha limitata a essere una semplice unione di comuni con scarse risorse e nessuna funzione reale, è da troppi anni uno degli elementi, forse il più importante, che frenano uno sviluppo territoriale equilibrato e condiviso.
Certamente un incontro non è sufficiente per risolvere un problema così complesso, ma averlo affrontato tempestivamente e nelle giuste forme fa intravedere finalmente una possibilità concreta di soluzione. Altrettanto, la presidente e i sindaci hanno assunto, con l’incontro, un impegno pubblico vincolante che andrà presto riempito di contenuti, con tempistiche e passaggi formali che devono essere realizzati.
Da sindaco che, nonostante le numerose richieste fatte con gli altri sindaci, ha vissuto e sofferto una fase di assenza totale di rapporti con la presidenza della Regione, tutta chiusa nelle sue stanze e contraria a qualsiasi confronto, anche semplicemente formale, questo avvio su un tema così importante appare positivo e meritevole di essere accompagnato da tutti, maggioranze e opposizioni, superando le sterili contrapposizioni di parte e lavorando insieme per giungere, con spirito unitario e nell’interesse generale, al nuovo disegno istituzionale dei territori nel modo più condiviso possibile.
Il futuro della Sardegna e del nostro territorio in particolare è legato a questo passaggio fondamentale rispetto al quale è necessario che tutti diamo un contributo positivo e costruttivo.
Mario Conoci