Domenica 1 marzo la sezione sardista di Sassari, “Bartolomeo Sotgiu”, come previsto dallo statuto, si è riunita in assemblea per il rinnovo degli incarichi. Al termine sono stati eletti all’unanimità il segretario, Massimiliano Fabrotti, il suo vice Giulia Dalu Giulia, la segretaria amministrativa, Katy Bardinu.
«Sassari – ha affermato il neo segretario Massimiliano Fabrotti -, deve ricoprire il ruolo guida del territorio dell’area vasta, ritrovare la dignità di capoluogo, non fossilizzarsi al ruolo di seconda città della Sardegna. Deve svolgere un’intensa attività (con misure organizzative e procedurali per l’attuazione dei programmi operativi) di pianificazione, programmazione e progettazione di misure e interventi per usufruire di risorse finanziarie e per l’attuazione delle politiche di sviluppo e crescita economica. Noi sardisti – ha aggiunto – di fronte alla crisi in cui versa la città, proponiamo idee percorribili e soluzioni sostenibili finalizzate a contrastare la cronica mancanza di lavoro, prima causa di malessere della comunità. La crisi che ha colpito tutti i settori, dal commercio ai servizi, risente di riflesso delle criticità patite da altri comparti, quello industriale di Porto Torres e quello turistico, penalizzato dal persistente dramma dei trasporti. A seguito della prima spallata dell’industria all’economia del nord ovest, che trovava sostentamento dal polo petrolchimico e consumata l’illusione del progetto “chimica verde”; non rimane che operare con buon senso per valorizzare in maniera innovativa risorse e ambiti peculiari di un’area trasfigurata dalla superbia e dalla negligenza della politica. Pensiamo all’agroalimentare, all’economia culturale e l’adeguamento dei servizi. Il comune di Sassari porta nel suo grembo due grandi valori immateriali “ambiente e storia” che, uniti ad un investimento sullo straordinario patrimonio archeologico, potrebbero consentire lo sviluppo e l’ampliamento dell’offerta culturale turistica, in sintonia con la strategia messa in campo dalla Regione e con gli obiettivi indicati dal presidente Christian Solinas. Parallelamente sono indispensabili iniziative chiare e azioni forti, tese a valorizzare e tutelare l’artigianato artistico tradizionale. Recuperare e divulgare la ricchezza di saperi e del saper fare delle arti popolari, contribuisce a salvaguardare i valori di un’antica civiltà, indispensabile per non recidere i legami con la storia e la tradizione di questa nostra città. A tal proposito vorremmo si chiarisse definitivamente la “questione” del Padiglione Tavolara, oggetto di passaggi poco chiari fra comune e regione e mai dichiarati con precisione. Sassari dovrebbe anche attivare politiche di sostegno a favore di agricoltori e allevatori , per rivitalizzare la Nurra che tanto ci sta a cuore, invitando le aziende a diversificare i prodotti per innalzare la qualità di vini, oli, formaggi e lavorazioni alimentari artigianali, anche con il contributo fattivo dei ricercatori locali. I servizi, che costituivano la voce più importante per l’economia sassarese (insieme a scuola, università, sanità), erano, una volta, fiore all’occhiello della città ed ora marcano un netto declino. Perciò, bisogna puntare su Ricerca ed Innovazione. I sardisti della sezione “Bartolomeo Sotgiu”, consapevoli delle difficoltà e degli ostacoli, suggeriscono all’amministrazione comunale di agire con tanta umiltà e di saper chiedere aiuto a tutti. Da soli non si può fare tutto, anche il più bravo, senza l’aiuto e la collaborazione degli altri, non arriverà da nessuna parte. Gestire Sassari dev’essere uno sport di squadra, nessuno è indispensabile, tutti sono fondamentali, soprattutto, se capaci di unire competenza, passione civile e trasporto verso il prossimo. Così funziona la buona politica. La sezione “Bartolomeo Sotgiu” – ha concluso Massimiliano Fabrotti – delega il candidato sindaco Mariolino Andria (sostenuto in campagna elettorale), ad agire con fermezza e generosità al fianco dell’amministrazione, richiamando le istanze sardiste che arrivano dal cuore pulsante di un popolo vivo e vitale, con lo sguardo sempre rivolto al bene comune. Fortza Paris!»