«Bene proprio in questa occasione dove gli italiani sono chiamati attraverso i grandi elettori loro rappresentanti, ad esprimere il voto per scegliere il nuovo Presidente della Repubblica che bisogna fermarsi a riflettere, non è un obbligo che debba essere sempre un uomo quello da eleggere. Pensiamo ad un futuro più equilibrato dove per la prima volta l’Italia si senta libera di poter cambiare e di preferire in maniera moderna, mettendo da parte le vecchie consuetudini per mandare un segnale di cambiamento a livello internazionale. In questa occasione lancio un appello ai nostri delegati regionali che possano vedere oltre i soliti schemi e lo faccio rivolgendolo anche a tutti quelli delle altre regioni, per lo più uomini, in quanto anche per ricoprire questo ruolo siano state delegate soltanto 4 donne, una dalla Campania, una dall’Abruzzo, una dall’Umbria ed una dalla Puglia.»
Lo dichiara Monica Chessa, coordinatrice regionale del dipartimento Pari opportunità della Lega, che aggiunge: «Facciamo una riflessione, siamo proprio sicuri che i nomi ormai dati per certi siano gli unici che possano essere spesi con la consapevolezza di aver fatto una cosa buona per il nostro futuro, forse si può ancora guardare dall’altra parte e pensare che sia arrivato il momento di spingersi più in là, una Presidentessa della Repubblica un’italiana per l’Italia, può essere la svolta verso l’Italia che tutti ci aspettiamo».
Antonio Caria