“Adesso arriva il bello” è il libro d’esordio di G.B. Sanna che, attraverso la memoria critica dei ricordi personali, compie un viaggio sui mali affari dello sviluppo, operato sul territorio ed economia del Nord Sardegna dai tanti bardaneris-barattieri. Si rivivono tutti i passaggi fondamentali e i personaggi, con il contrassegno di errori, scandali e complicità politica, che hanno fatto e disfatto nell’area industriale di Porto Torres, a Predda Niedda, sui paradisi della Costa Smeralda e Porto Rotondo, sui misfatti legati alla realizzazione della Sassari-Olbia (G.B. ha le idee chiare: non è l’appalto originario a creare i veri profitti speculativi, ma le infinite modifiche in corso d’opera!) e non ultimo lo storico mancato G8 alla Maddalena.
La presentazione del libro, edizioni EDES, è stato proposto a Nuoro nella sede IBIS. L’autore sassarese, nato in via Turritana nel 1950, ha dialogato con le relatrici Maria Concetta Bidoni e Pietrina Corrias, rivelando i tanti retroscena, storici e di cronaca, vissuti in prima persona nel suo ruolo professionale di responsabile del servizio ispezioni del lavoro di Sassari, per oltre vent’anni, e nella gestione del fondo sociale europeo.
Filo conduttore ideale e narrativo la Sassari-Olbia e i tanti personaggi noti o meno noti, positivi e negativi sulle strade dello sviluppo isolano. Nonostante tutto il calpestio malevole e senza scrupoli sulla terra sarda, l’esposizione di G.B. Sanna non rinuncia a tessere un ode continua alla natura e all’ambiente, che sfida ogni sopraffazione con la sua bellezza plasmata dal vento e dal tempo. Cronaca documentata, con precisi nomi e fatti, scritta come denuncia politica di coraggio e verità assoluta, per far riflettere sulle “strade” che hanno segnato per un trentennio le sorti storiche e sociali del Nord Sardegna.
Le strade della narrazione sono molteplici e quella biografica culmina nella personale ritrovata e salvifica fede religiosa sulla via di Ardara, nella chiesa storica di Nostra Signora del Regno, dopo essere stato dichiaratamente e convintamente “ateo darwiniano”.
L’incontro, introdotto da Franca Piras, ha avviato la presentazione del volume che sta destando attenzione e dibattito in tutta l’area settentrionale dell’Isola: un prezioso libro-cammeo di ricordi, simboli e rivisitazioni di un recente trascorso momento storico, sempre attuale nei contenuti e per le immutabili dinamiche dell’operare politico ed economico industriale.
Maria Concetta Bidoni, all’interno di una suggestiva analisi, considera il lavoro di G.B. Sanna una biografia-saggio; motiva l’evidente valenza di carattere privato, con i tanti tormenti dell’uomo legato alle storiche drammaticità sarde, ed ora consapevole testimone, e denunciatore coraggioso, delle speculari criticità di carattere politico-economico nella complessa ragnatela dei malaffari criminali in Sardegna.
Pietrina Corrias ha invece portato l’autore, con abilità e linguaggio “esplorativo”, a ripercorrere la narrazione e stimolato rivelazioni inedite di approfondimenti particolareggiati sulle evoluzioni e tattiche, contrattuali e di investimento, operati nell’Isola da personaggi legati a banche, a faccendieri e noti criminali ricorrenti nelle cronache. Un libro dalle tante e inaspettate conferme!
A G.B. Sanna abbiamo posto alcune domande, a cui ha risposto con grande disponibilità e chiarezza.
Perché raccontare, anzi confessare, le verità della tua vita e di tanti altri… quali sono le motivazioni?
«Non ci sono motivazioni, praticamente sono obbligato a dirlo e dare senso compiuto scritto alle verità; da quando mi sono convertito, e iniziato un profondo percorso di credenza religiosa, dare senso alle verità della mia vita è significante atto di fede. Sono obbligato dalla storia della mia vita, a dire la verità. A confessarmi intimamente e pubblicamente.»
Come sintetizzare il messaggio e l’essenza narrativa di “Adesso arriva il bello”?
«Semplicemente: bisogna amare la Sardegna, non esiste al mondo terra più bella! Soltanto per il fatto di esserci nati, si deve essere orgogliosi e impegnati costantemente in positivo per Lei.»
Nella tua opera parli di una natura violentata e lo scempio continua, i sardi troveranno la forza di ribellarsi o subiranno ancora? Mi riferisco anche alle scelte energetiche delle multinazionali…
«Si! Noi, nonostante tutto, abbiamo fatto tante cose importanti ed azioni con identità di popolo, perciò ho estrema fiducia nelle nuove e giovani generazioni, nel loro impegno costruttivo e combattivo.»
Ultima annotazione: scrittura avvincente, scorrevole e talvolta dal tratto ed espressione letteraria da prosa poetica, con richiami di vera liricità e stile elegante d’intensa bellezza. Un libro che non delude, sia per la forma che per l’esplosivo contenuto di fatti e nomi!»
Cristoforo Puddu