È del 71,8% la percentuale dei Comuni sardi che riescono a pagare le fatture a imprese e professionisti entro i 30 giorni previsti dalla legge.
A dirlo è l’Osservatorio per le Micro e Piccole Imprese di Confartigianato Imprese Sardegna dal titolo “Tempi di pagamento della P.A.: i dati dei Comuni nei primi 3 mesi del 2020”, che sottolinea come siamo 271 le Amministrazioni Locali isolane, su 377, che rispettano la Direttiva Comunitaria sui pagamenti.
Tra i piccoli paesi, l’Associazione Artigiana assegna il primato a Cargeghe, in provincia di Sassari, che ha saldato 649mila euro di fatture con una media di 5 giorni, mentre il primato negativo è Bultei, sempre nel Sassarese, che ha bonificato 19mila euro in 99 giorni.
Tra i comuni più popolosi, il record è di Alghero: 18milioni di euro in soli 12 giorni. Segue Selargius, con oltre 11milioni di euro in 11 giorni. Tra i capoluoghi, il primo è Sassari, con 45milioni erogati alle imprese in soli 16 giorni seguito da Olbia con 32milioni in 21 giorni.
Cagliari, rientra nel rispetto della legge per solo 1 giorno: 76milioni di euro di lavori sono stati bonificati in 29 giorni.
Tra i 106 Comuni i cui pagamenti fuori dai termini di legge, Nuoro con 37 giorni per pagare quasi 15milioni di appalti, Quartu Sant’Elena con 40 giorni per circa 20milioni, e Oristano con 47 giorni per bonificare 16milioni di fatture. 57 comuni pagano tra i 31 e i 40 giorni, 25 tra i 41 e i 50 giorni, 11 tra i 51 e i 60 giorni e solo 12 oltre i 60.
Tra le province, la migliore è sempre quella di Sassari, con una media di 21 giorni, seguita dal Sud Sardegna con 26 e Cagliari con 30.
«Possiamo dire che questi dati, se paragonati a ciò che accadeva solo 5 anni, ci confortano – ha specificato Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – però vedere come ancora che un terzo dei Comuni sardi non rispetti il diritto delle imprese ad essere pagate in tempi certi, ci fa preoccupare e non saremo completamente soddisfatti finché non vedremo tutte le Amministrazioni locali rientrare nei termini di legge e onorare i propri debiti.»
Antonio Caria