«La Sardegna è in zona arancione per colpa di regole assurde decise da un governo che, ancora una volta, si dimostra nemico della nostra Isola. I numeri della Sardegna oggi sono decisamente migliori di molte regioni “gialle”. Eppure restiamo arancioni.»
Lo ha affermato Pierluigi Saiu, consigliere regionale della Lega e presidente della commissione Autonomia e Riforme, dopo avere appreso della decisione del Tar sulla richiesta di sospensiva, presentata dalla Regione Sardegna.
«Era già successo con il certificato di negatività. Il governo si oppose e quando il presidente Christian Solinas adottò l’ordinanza, questa fu impugnata proprio dal governo di fronte al Tar. Anche in quel caso un atto contro la tutela dei cittadini sardi ed una pronuncia conforme del Tribunale Amministrativo. Va detto – ha sottolineato Pierluigi Saiu – che quella di oggi è una pronuncia del Tar sulla sospensiva, non sul merito e che la decisione è stata rinviata a quando non servirà più. Il punto, però, resta il provvedimento del Governo, non la decisione del Tribunale amministrativo. Il problema – ha aggiunto il consigliere della Lega – è l’applicazione assurda di regole che non tengono conto dell’andamento degli indicatori. È assurdo che un provvedimento restrittivo debba durare due settimane anche se i dati migliorano. Ci sono famiglie e imprese che sono allo stremo, per colpa di scelte miopi di burocrati e governanti romani che non conoscono le condizioni economiche e sociali del nostro territorio. L’ottusità di questo governo nell’applicare regole che vanno contro il buon senso è insopportabile. Come l’atteggiamento di alcuni parlamentari e consiglieri regionali sardi che invece di difendere la nostra isola, difendono le scelte illogiche di un governo nemico della nostra terra», ha concluso Pierluigi Saiu.